Il trentaduenne finanziere ha lasciato la moglie e due figli

Torre del Greco – Bagno di folla per l’estremo saluto all’assessore – finanziere Vincenzo Di Donna, scomparso giovedì scorso dopo quattro giorni di coma profondo. Il trentaduenne agente è stato vittima, domenica scorsa, di un violento incidente sulla Pontina, nei pressi di Terracina, mentre era in servizio.
Un lutto che ha sconvolto un’intera città. Centinaia di persone, infatti, hanno presenziato al solenne saluto del giovane assessore tenutosi nella chiesa di piazza Santa Croce. Il corteo è partito dal parco Giusi di corso Vittorio Emanuele, dove Di Donna abitava con la moglie e i suoi due figli. Ad attendere il feretro nell’affollatissima piazza, c’erano anche i colleghi della Guardia di Finanza, insieme alle rappresentanze dei Carabinieri e degli Agenti della Polizia Municipale in alta uniforme.
Enzo Di Donna è stato salutato con parole accorate dagli amici: “Un ragazzo pieno di iniziative, un ciclone di idee, passione, rettitudine ed onestà. Questi valori hanno contraddistinto la vita di Enzo e noi per questi valori lo ricorderemo”. Pensieri di cordoglio e di conforto anche per la moglie e i figli: ““noi vivremo del tuo ricordo e attraverso l’amore e l’affetto che noi ti porteremo Enzo, i tuoi figli ti vedranno e capiranno che tipo di uomo e amico sei stato”.
Al rito funebre, hanno presenziato anche gli esponenti della politica locale. Michele Polese, presidente del Consiglio Comunale, esprime il profondo dolore e la vicinanza alla famiglia Di Donna, in nome del Consiglio: “l’intero consiglio manifesta alla famiglia Di Donna il più immenso dolore per la prematura perdita del giovane congiunto”.
Parole sottolineate anche dal primo cittadino Ciro Borriello: “ Ritengo doveroso esprimere i miei più sentiti ringraziamenti a tutte le autorità religiose, civili e militari, nonché ai tantissimi cittadini, amici, parenti, presenti numerosissimi all’ultimo saluto del nostro caro Assessore, Vincenzo Di Donna. Una funzione religiosa commovente con una massiccia partecipazione, che denota l’affetto e la stima dei torresi”.

Andrea Scala