Tarsu e aumento indiscriminato

(a) Torre del Greco – Non bastavano la crisi economica, la pesante pressione fiscale, la sensibile riduzione delle entrate che hanno in questi anni messo in seria difficoltà un settore, quello della ristorazione, storicamente importante a Torre del Greco. L’aumento indiscriminato della Tarsu che ha colpito i ristoratori, costretti a pagare per l’anno 2010 l’incredibile cifra di 35 euro al metro quadro, sta definitivamente mettendo in ginocchio molte attività. Ed in occasione di un incontro tenutosi nelle scorse settimane presso l’hotel Holidays molti ristoratori hanno espresso la propria rabbia, minacciando di chiudere le strutture e consegnare le licenze al Sindaco. Assente all’incontro l’Ascom, che, in ritardo, ha poi cominciato ad interessarsi alla questione. “Paghiamo la tassa sui rifiuti come se lavorassimo sempre a pieno regime, cosa che in questo periodo non accade” dichiara Raffaele Pinto, uno dei più noti ristoratori torresi. Dal canto suo il Sindaco fa sapere che “i ristoratori vengono penalizzati perché producono più rifiuti”, e che l’Amministrazione “è venuta incontro alle strutture grandi, applicando una riduzione delle tariffe del 20%”. Infine, riferendosi al fatto che la spesa complessiva da coprire per la Tarsu fosse di “soli” 12,6 milioni di euro, il primo cittadino ha dichiarato che “l’amministrazione ha fatto una magia”. E di un’ altra magia avrebbero bisogno quei ristoratori, ai quali sono arrivate cartelle Tarsu superiori ai 20.000 euro annui. Sarà sufficiente rivolgersi ad un’Amministrazione così in vena di giochi di prestigio?
Angelo Confuorto, Carolina Esposito
 
Articolo già pubblicato sull’edizione cartacea in edicola il 18 maggio 2011