La Storia. Possibile che nessuno si rendeva conto di autorizzare un eco-mostro?

Sono mesi che La Torre ed ephemerides.it continuano la battaglia contro il depuratore industriale, denunciandone danni e responsabilità. I nostri articoli si arricchiscono sempre di nuovi elementi e adesso scoppia anche "il giallo". Ricordiamo che ad avallare il progetto, firmandone l’autorizzazione paesaggistica, è stato Valerio Ciavolino, ex Sindaco di FI ed attuale consigliere dell’ UDC, e che l’ex Assessore Regionale all’Ambiente Luigi Nocera UDEUR ha avallato il verbale che decreta parere favorevole all’operato della Commissione V.I.A. L’attuale Sindaco Ciro Borriello IdV non si è opposto alla proroga dei termini emessa dalla Regione su richiesta della società costruttrice WISCO Spa. La gestione e/o manutenzione del depuratore dei veleni potrebbe andare alla VAPA Depurazione Srl, società informata sulla costruzione dell’eco-mostro.
Proprietari della VAPA sono: l’attuale capo tecnico del Comune l’Ing Giovanni Salerno (sembra che da qualche mese non lo sia più), l’ing Vincenzo Vannuccini e Celeste Passaro anche responsabile tecnico. Firmatari del progetto Ing. Ottavio Betrò e l’Ing. Giuseppe Moscariello.
Sembra, però, che anche alcuni addetti ai lavori (dipendenti comunali e regionali) fossero a conoscenza della realizzazione dell’eco-mostro. In data 27 luglio 2005, la Wisco Spa richiese la convocazione della Conferenza dei Servizi. Quest’ultima si riunì in meno di una settimana. Il 4 agosto 2005 presso il settore provinciale Ecologia, Tutela dell’Ambiente e Disinquinamento di Napoli, si realizzò l’istruttoria e se ne deliberò l’approvazione. Erano presenti: per Torre del Greco l’ex Sindaco Ciavolino che si fa coadiuvare da un dirigente (chi?); un rappresentante per la Provincia; uno per la Wisco Spa; uno per la Regione Campania Gaetano Colella; per l’ASL NA/5 Vincenzo Sportiello. A seguire la vicenda e ad interfacciarsi con la Regione Campania, attraverso una fitta corrispondenza, è stato l’ex dirigente Ambiente e Territorio, Vincenzo Abilitato, del Comune di Torre del Greco. Per la soprintendenza chi ha seguito la faccenda l’Arch. Enrico Guglielmo e la Resp. del procedimento Arch. Tullia Pacini, che si son tanto raccomandati che la cubatura non superi il 40% di quella oggetto di dismissione.
L’Ing. Gaetano Oliva, dirigente del 6° Settore, firma la seconda autorizzazione paesaggistica, mentre il parere favorevole di regolarità tecnica, responsabile anche del procedimento, viene rilasciato dal Dirigente Arch. Michele Sannino, coordinatore tecnico Emilio Adami.
Il verbale di deliberazione dalla Commissione Straordinaria, tenutasi il giorno 3 giugno 2006 per l’approvazione del progetto, è stato firmato dal Commissario delegato proponente dr Carlo Alfiero. Ha partecipato alla riunione anche il Segretario Generale dr. Gaetano Virtuoso.
Troppi sapevano di questo progetto: possibile che nessuno si rendesse conto che stavano autorizzando la costruzione di un eco-mostro? Intanto, il 7 dicembre, la VII commissione ha consegnato al Sindaco Borriello la relazione provvisoria, che noi troviamo scarna e che non risponde ad alcuni dei nostri quesiti. Perché due autorizzazioni paesaggistiche? E perché non è stata esaminata la relazione dell’ASL NA/5? La VII commissione ci ha garantito che la relazione verrà integrata. Inizia così "l’operazione scaricabarile", un susseguirsi di conferenze dove si danno consigli agli altri su cosa fare. Le ultime conferenze (politiche) sono state quella dell’UDEUR e quella di Ciavolino. La prima, alla quale erano presenti Gennaro Di Martino (ex Ass. giunta Borriello) e l’Ass. Regionale Luigi Nocera, si è tenuta sabato 1 dicembre, ma più che una conferenza ci è sembrata un monologo. La seconda ha avuto luogo martedì 4 dicembre: Ciavolino si è mostrato molto disponibile, ma poco convincente. Ed è qui che scoppia "il giallo".
Alcune nostre domande non hanno avuto ancora risposta:
– Chi era il dirigente che ha accompagnato Ciavolino alla Conferenza dei Servizi? Durante il primo consiglio comunale del Sindaco Ciro Borriello, Ciavolino ha dichiarato, come da verbale: "Faccio una chiosa che è finale, allerto il Sindaco perché nel 2004 mi è capitato di allontanare, uso così, un termine che può essere proprio alla definizione, delle persone che in punto tecnico chiedevano la realizzazione di un capannone di 411 mt lineari per 21 di larghezza e 11,20 di altezza. (… ripete le misure). Forse, questo capannone doveva servire per il lavaggio delle carrozze (…)". Chi ha allontanato? Qualcuno che sapeva dell’eco-mostro? Intanto la giunta Regionale di Bassolino resta a guardare insieme all’ex Ministro Pecoraio Scanio, l’ex On. Arturo Scotto, il consigliere provinciale Donato Capone, non scendono in campo, scarso è l’interesse, dell’ex Senatore, ora On. IdV Aniello Formisano.
Intanto la settima commissione indaga, avendo riscontrato molte irregolarità, consegna un esposto alla Procura di Torre Annunziata, 1 febbraio 2008. Nel frattempo il Sindaco Borriello, dopo molte nostre richieste, si decide di fare richiesta di riconvocazione della Conferenza dei Servizi, ma i risultati sono scarsi e la pratica non viene seguita. Noi continuiamo con l’informazione ed i cittadini iniziano pian piano a prenderne coscienza. Iniziano incontri con l’Amministrazione, associazioni e comitati di quartiere, ma che non portano a nulla. Dopo un nostro articolo, pubblicato ad aprile 2008, scatta la scintilla dove denunciamo che la Regione Campania ha emesso una atto che proroga i termini di scadenza alla Wisco Spa; il Sindaco indice un altro incontro e da qui la protesta di tutti. Da quel giorno si muove qualcosa e il Sindaco Ciro Borriello, il sottoscritto e un rappresentante dell’Associazione Leopardi Pulita si recano prima a Roma al Ministero dell’Ambiente dal dirigenti Ing. Gianfranco Mascazzini; poi dal vice Comandante Gen. Piccirillo dei Carabinieri per allertare il NOE; e ultimo, 13 maggio, incontro molto proficuo con Walter Ganapini nuovo Ass. Regionale all’Ambiente che esterna tutte le sue perplessità sul depuratore dei veleni e dichiara di essere in linea con il Ministero dell’Ambiente. Ma non bisogna arrendersi finchè non si mette definitivamente la parola fine all’eco-mostro.
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Articolo già pubblicato su La Torre 1905 cartaceo – Anno CIII n° 10 – mercoledì 21 maggio 2008