Bloccato il pagamento del ticket per la sosta sulle strisce blu

La prefettura di Napoli colpisce il Consorzio Urbania “Vivere la città” con un’interdittiva antimafia. La notizia, che ha assestato un duro colpo alla società che gestisce i parcheggi a pagamento a Torre, ha subito messo in allarme i vertici dell’amministrazione comunale della città del corallo. Il dirigente del settore viabilità, Andrea Formisano, e il Sindaco hanno subito bloccato il pagamento del ticket per la sosta sulle strisce blu.
"Non ho ancora letto le motivazioni dell’interdittiva – le parole del primo cittadino – mi sono soltanto sentito con il comandante della polizia municipale. Di certo si procederà a rescindere il contratto in essere e a bandire una gara di pochi mesi". E’ evidente che il servizio non sarà garantito ai cittadini per alcuni giorni.
Ma il sindaco risponde: "Stiamo parlando di un servizio non essenziale, come per capirci è invece la raccolta dei rifiuti, che va garantito ogni giorno. In questo caso, invece, le procedure non sono urgenti e possiamo valutare con relativa calma come muoverci. Questo ci servirà anche a comprendere meglio le motivazioni di un provvedimento che ovviamente nessuno di noi poteva attendersi".
La società, dal canto suo, affida ad una nota ufficiale il suo rammarico: "Caro utente, come ha potuto verificare il “Consorzio Urbania”, società che gestisce la sosta a pagamento in città, da diversi giorni non opera più sul territorio locale. La decisione è stata presa dal Comune di Torre del Greco, a seguito della trasmissione da parte della Prefettura di Napoli di una “informativa antimafia” avverso la quale ricorreremo in ogni stato e grado di giudizio fino all’accertamento della verità per dimostrare la nostra totale estraneità a qualsivoglia coinvolgimento,così da poter continuare il nostro lavoro a testa alta, come fatto sino ad ora". La vicenda rischia di creare ulteriore danno alla società, in quanto gestore della sosta anche nella città di Latina.
La prefettura di Napoli nei prossimi giorni potrebbe inoltrare la comunicazione al medesimo ufficio del capoluogo laziale, e al comune, che in quel caso non potrebbe far altro che sciogliere il contratto in danno del Consorzio.

Carmine Apice