Una città allo sbando. Una città sporca. Una città che stenta a decollare. Una città che scoppia come un sacchetto dell’immondizia stracolmo. E’ questa l’immagine che offre oggi Torre del Greco e sono tanti i disagi che vive il territorio. Il motivo? Una classe politica incapace di governarla, complici un buona parte di torresi che subiscono passivamente tutto.
Ma qualcosa sta cambiando, fortunatamente: gli abitanti di Via Piscopia – strada poco lontana dal centro Via-Roma-rotta-restyling-2015

cittadino ed ormai nota per essere piena di topi e in uno stato d’igiene più che carente – stanno alzando la voce da lungo tempo. E dalle parole sono passati anche ai fatti: i residenti della “salitina” che conduce a via Roma stanno riversando per strada cassonetti e immondizia. Non sono, però, impazziti. Hanno un obiettivo ormai noto e chiaro: attirare l’attenzione sulla grave problematica e far in modo da costringere il Comune ad intervenire per il ripristino dell’igiene.
Il sindaco Ciro Borriello forse pensava che cacciando la Ego Eco, l’ex ditta preposta alla raccolta rifiuti a Torre, e mettendo al suo posto la ditta F.lli Balsamo, avrebbe risolto il problema rifiuti in città e che di conseguenza le cose sarebbero andate meglio. Il Primo cittadino ha assaporato il gusto della vittoria, ma le cose non sono andate così come sperava: è stata una sconfitta in piena regola se si vuole dare il giusto peso al carente stato d’igiene in cui versa la cittadina del mare e del corallo.
Nonostante tutto Borriello continua per la sua strada, imperterrito più che mai, con l’istituzione di, come le chiama lui ed il suo entourage, “Isole Ecologiche”.
L’ultima è stata realizzata in via Tironi: abbattendo altri nove pini nella pinetina dell’ex Presidente della Repubblica De Nicola, si è fatto spazio ad una pattumiera a cielo aperto e ad un parcheggio. Il tutto sotto gli occhi dei poco reattivi abitanti della zona.
Comunque, in molti si son chiesti: ma i pini non sono protetti? Ad ogni pino abbattuto non se ne dovrebbe piantare un’altro?
Ma la rivolta i cittadini torresi la fanno anche sul web postando commenti aspri e foto su ciò che avviene in città, ultimo in ordine di tempo: siringhe sporche di sangue e rifiuti a Santa Teresa.
E, intanto, qualche mese fa, era il giorno della festa dell’Immacolata quando la fascia tricolore Ciro Borriello si lasciò andare, forse complice una forte giornata di sole, in una dichiarazione talmente forte che ancora rimbomba in ogni strada della cittadina del mare e del corallo. Una dichiarazione divenuta immediatamente un “patto di ferro” con i torresi. “In questi giorni vedo e sento critiche di tutti i tipi alcune anche giuste… altre veramente senza senso… ma state tranquilli o cambio Torre in una città svizzera entro un anno o mi dimetto… appuntamento al prossimo Natale”: queste le fortissime dichiarazioni del sindaco rese mentre portava in spalla, insieme agli altri fedeli, il carro della Vergine per le vie della città.
Sono passati quattro mesi e lo sfottò contro Ciro Borriello continua. E cosa ancor più grave è che la città non vede ripresa.
Antonio Civitillo

Articolo pubblicato sull’edizione cartacea in edicola il 25 marzo 2015