Deiulemar, gli obbligazionisti scrivono a Bobbio. I migliaia di obbligazionisti coinvolti nel crac Deiulemar hanno preso carta e penna e hanno scritto una lettera “aperta” al Presidente del Tribunale di Torre Annunziata, Oscar Bobbio. Una serie di punti poco chiari per gli investitori e di interrogativi per i quali Deiulemar-Nave

chiedono “un intervento e risposte in merito da parte della magistratura oplontina”. “Noi continuiamo – fanno sapere gli obbligazionisti – ad avere fiducia nelle istituzioni, ma occorre che si dia un segnale, una speranza alle tante persone oneste che hanno perso tutto o parte dei risparmi di una vita. Questa gente – continuano – non può addirittura essere provocata dai condannati che vivono senza freni e tra il lusso sfrenato. Non è possibile che tanta brava gente (moltissimi anziani) debba subire queste angherie, queste ingiustizie ad opera di tre famiglie senza scrupoli e senz’anima. Siamo determinati ad andare fino in fondo, affinché possa emergere la verità, la giustizia”, concludono i risparmiatori. Ricordiamo che il crac della Deiulemar, la compagnia marittima di Torre del Greco al centro di uno scandalo finanziario da oltre 800 milioni di euro, il Tribunale di Roma, a luglio 2014, ha emesso il verdetto di primo grado contro i rappresentanti delle 3 famiglie di armatori Iuliano, Della Gatta e Lembo. Gli inquisiti nel procedimento penale – parallelamente al quale procedono diversi processi civili, che vedono i circa 13.000 risparmiatori truffati come parte civile – si sono visti infliggere dal giudice Laura Di Girolamo oltre 86 anni di carcere, così suddivisi: Angelo Della Gatta condannato a 17 anni e due mesi; Pasquale Della Gatta a 17 anni e due mesi; Michaela Della Gatta a 9 anni e 10 mesi; Giovanna Iuliano a 10 anni e 2 mesi; Lucia Boccia a 8 anni; Giuseppe Lembo 15 anni e otto mesi; Marialuigia Lembo 9 anni e 2 mesi.
Alfonso Ancona