Napoli – “Il Ceinge, eccellenza della biotecnologia e della ricerca campana nel mondo da 13 anni, rischia di chiudere a causa della mancanza di fondi e della relativa sospensione della convenzione ferma da luglio 2016. Tale situazione non ha permesso, tra le altre cose, di chiudere il bilancio del 2016”. A lanciare l’allarme è il consigliere regionale del Partito democratico Gianluca Daniele, che spiega: “Il Ceinge svolge delle indagini genetiche sviluppate e condotte in maniera esclusiva nei propri laboratori e la chiusura determinerebbe un danno inestimabile e su più livelli per la nostra regione. All’interno della struttura operano, tra l’altro, 11 dipendenti stabili che non ricevono stipendio da gennaio 2017, data a partire dalla quale non è stato rinnovato più il contratto ai 100 co.co.co che operavano stabilmente nel centro di ricerca e che pure vantano arretrati per tre mensilità. Intorno a questa struttura di eccellenza ruotano, inoltre, centinaia di consulenti esterni”.
Daniele sottolinea come, il Ceinge sia “il solo istituto nazionale pubblico a fornire uno specifico tipo di formazione che fa, dei propri ricercatori, professionisti unici nel loro settore: il 50% di essi, conclusa la formazione, viene impiegato all’estero, il 30% resta al Ceinge e il restante 20% opera nel resto d’Italia, di questi solo una minima parte nel Mezzogiorno a causa della mancanza di strutture adeguate e dell’atavica carenza nel Sud di lavoro altamente qualificato come quello che offrono questi studiosi. I fondi – conclude Daniele – sono determinanti, non si può minare una tale eccellenza e sono sicuro che il presidente De Luca farà tutto il possibile per risolvere la questione e non perdere un fiore all’occhiello tutto campano”.