Migliora la redditività dell’istituto di credito, crescono le masse intermediate, stabile la solidità patrimoniale.
Il Consiglio di Amministrazione della Banca di Credito Popolare ha approvato i risultati del primo trimestre del 2018 con un utile netto di 1,3 milioni (+ 115% rispetto al primo trimestre 2017), chiudendo col segno positivo questi primi tre mesi che includono gli impatti della prima adozione dell’IFRS9.

Migliora la redditività dell’Istituto con il risultato della gestione operativa a 9,9 milioni in crescita del 38% rispetto ai 7,2 milioni del primo trimestre 2017.

Proventi operativi a 28,5 milioni in aumento dell’8,7%, anche grazie alla crescita delle commissioni attive, salite a 9 milioni (+6,2%). Ancora in contrazione il margine di interesse (-8%), condizionato dalla significativa attività di riduzione dei rischi di fine 2017 ma in via di ricomposizione in funzione delle intraprese politiche commerciali più competitive e, più in particolare della consistente espansione degli impieghi vivi, in crescita di 56 milioni rispetto ai dati di fine 2017.
Oneri operativi a 18,6 milioni in calo (-2,3%) pur in presenza di poste non ricorrenti legate ai diversi progetti e alla migrazione in corso di realizzazione. Al 64,6% l’indicatore di efficienza operativa cost/income ratio, che migliora significativamente (-690pb) rispetto al 2017 e risulta già in fase con l’obiettivo di Piano Industriale fissato per il 2018.
Rettifiche nette su crediti a 6,2 milioni (in linea con il primo trimestre 2017) con il costo del credito annualizzato pari all’1,62%, in significativo contenimento rispetto al 2017 (3,90%).



Il prodotto bancario (raccolta diretta, raccolta indiretta e impieghi alla clientela), rispetto a dicembre 2017 si attesta a 4,2 miliardi di euro (+0,24%) facendo registrare un andamento della raccolta globale in lieve flessione e registrando nel contempo una apprezzabile crescita della componente a vista della raccolta diretta (+1,02%). Gli impeghi vivi crescono di circa 56 milioni con un incremento sia delle forme a breve, cresciute di circa 21 milioni (+5,8%), sia delle forme a medio lungo termine, in crescita di circa 35 milioni (+4,1%), grazie ad oltre 80 milioni di erogazioni di nuovi prestiti alla clientela (+237% rispetto al primo trimestre 2017) pari al doppio dell’ammontare dei mutui giunti a scadenza (effetto decalage) nel primo trimestre 2018. Crescono ancora le coperture dei crediti deteriorati (NPL) con un incremento di 41pb del coverage ratio che si porta al 49,8% (49,4% a fine 2017).

Stabile la solidità patrimoniale, espressa dall’indicatore TCR al 12,45%, seppur in lieve calo (-12pb) per effetto dell’impatto dell’applicazione del nuovo principio contabile IFRS 9, che si mantiene su livelli ancora superiori ai limiti regolamentari, in linea con gli obiettivi di Piano Industriale previsti per il 2018, e con prospettive di ulteriore miglioramento a fine 2018.
Il Direttore Generale Felice delle Femine – in una nota – ha sottolineato che: “I risultati del primo trimestre 2018, con un ROE annualizzato del 2,7%, grazie ai migliorati indicatori di redditività e di efficienza operativa, in uno con la solidità patrimoniale della Banca e con un ulteriore rafforzamento delle percentuali di copertura degli NPL, evidenziano un generalizzato miglioramento rispetto all’esercizio 2017. Tali andamenti, a riprova dell’efficacia delle misure di rilancio dell’Istituto che abbiamo intrapreso, confermano le aspettative del pieno rispetto degli obiettivi del piano industriale”.