Negli ultimi periodo c’è stata una vera e propria escalation di furti, poco controllo sul territorio e tanta disorganizzazione tra le forze dell’ordine. Molti cittadini si sono rivolti – anche in passato – alla nostra redazione confidandoci di sentirsi ancora più abbandonati dalle istituzioni.
Forze-dellOrdine

Eppure, per i nostri tutori della legge un valido aiuto potrebbe arrivare proprio dalla videosorveglianza cittadina che ancora non funziona. Di certo le telecamere di controllo non possono evitare che accadano certi episodi, ma di sicuro potrebbero rappresentare un forte deterrente per balordi, malviventi e criminali che, sentendosi nel mirino, ci penserebbero bene due volte prima di mettere a segno un disegno criminoso o un raid a danno divittime innocenti.
Il sistema è reclamato da tutti, ma la politica continua a fare orecchie da mercante. L’attuale amministrazione, così come quelle passate, ha sempre mostrato un interesse poco vivo: se si guarda il risultato è oggi scarso o a dir poco inesistente. Sono anni che si parla di videosorveglianza in città, ma di impianti operativi finora neppure l’ombra. Chissà se e quando quelli tanto paventati dall’amministrazione Borriello prenderanno il via.
In altre città – un esempio su tutti, Castellammare – grazie all’impianto, installato ormai mesi, sono stati individuati ed arrestati molti delinquenti.
La Torre da anni denuncia, sollecitando le varie istituzioni, verbalmente e con la pubblicazione di vari articoli, le migliaia di euro spese per fare un impianto di videosorveglianza che non funziona. Un impianto che a pieno regime avrebbe aiutato le forze dell’ordine a sorvegliare meglio il territorio.
Possibile che nessun amministratore, il sindaco Borriello o le forze dell’ordine, non vogliano fare chiarezza? Chi ha firmato il collaudato di quell’impianto? Circa 200mila euro sono stati spesi a fronte di che? Domande che aspettano ancora una risposta.
Ma la cosa che oramai sta diventando grave è che le forze dell’ordine e la Procura non aprono un’inchiesta sul come mai l’installata videosorveglianza non funzioni e perché tanti danari pubblici sperperati.
Tutto tace nonostante le nostre denunce… e nonostante tutto continuiamo ad avere fiducia nelle istituzioni.

Telecamere, denunce mai prese in considerazione
Ogni volta che accade un episodio di micro e macro criminalità a Torre, tornano a galla le dichiarazioni, per non dire i gridi di allarme e le richieste di aiuto, con maggiore virulenza le parole del presidente dell’Ascom, Giulio Esposito, che solo qualche mese fa diceva: “Ci siamo scocciati, sono mesi che chiediamo all’amministrazione comunale di attivare totalmente e definitivamente la videosorveglianza in città. Siamo curiosi di sapere quale sono i motivi che impediscono il totale funzionamento della videosorveglianza in città”.
Noi de La Torre abbiamo più volte ricalcato la problematica sostenendo una tesi ben precisa: è grave che ancora ad oggi, nonostante le migliaia di euro spese per la videosorveglianza cittadina questa non funzioni ancora. Verbalmente e attraverso “articoli denuncia” abbiamo sollecitato più volte le varie istituzioni, segnalando, al contempo, anche l’enorme spreco di danaro pubblico avvenuto. Un impianto che a pieno regime avrebbe aiutato le forze dell’ordine a sorvegliare meglio il territorio e fungere da deterrente. “Si denota in questa vicenda la debolezza delle associazioni di categoria che non fanno valere i propri diritti, ma ancor più grave è l’indifferenza delle forze dell’ordine e della Procura su questo ed altri argomenti. La videosorveglianza non ha mai funzionato e presumibilmente c’è stato spreco di danaro pubblico: come mai non è stata aperta un’inchiesta?”.


Torre “guarda” ancora i comuni limitrofi
Anche se con la speranza che le cose stiano per cambiare, i cittadini di Torre del Greco stanno a guardare. Soprattutto i comuni limitrofi. Soprattutto quando si tratta di amministrare il territorio. Spesso i quotidiani di cronaca hanno riportato casi in cui diversi malviventi sono stati acciuffati grazie al sistema di videosorveglianza anticrimine.
Un caso tra tutti, quello verificatosi nella città delle terme, Castellammare di Stabia, dove alcuni malviventi sono stati assicurati alla giustizia dopo esser stati rintracciati grazie all’occhio degli apparecchi installati sul territorio. E parliamo di apparecchiature funzionanti, non di apparecchiature installate e mai attivate.
Basta quindi percorrere pochissimi chilometri per capire che le cose possono andare per il verso giusto. Che la sicurezza, se non assicurata al cento per cento, può essere almeno “semirassicurante”. Almeno in alcuni punti strategici.
Tutto questo nella cittadina del corallo non avviene, ormai da anni. Sono infatti anni che le telecamere già esistenti in città non funzionano.
E a nulla sono servite le denunce dei cittadini e i casi di cronaca irrisolti che si verificano sul territorio con cadenza spesso quotidiana.
L’escalation di episodi si è fatta spesso sentire e si fa sentire, infatti, sempre più, complice anche la crisi che economica che colpisce, purtroppo, anche Torre del Greco. Infatti nella cittadina torrese il sistema, anziché assicurare la sicurezza dei cittadini, assicura quelli dei balordi di turno che agiscono indisturbati e spesso consapevoli che la faranno franca.
A nulla è valso, per noi del giornale La Torre, denunciare il mancato funzionamento: i politici di turni, senza troppi giri di parole, hanno evitato domande e, soprattutto, hanno evitato di fornire risposte adeguate o veritiere.
Eppure il sistema, seppur non funzionante, è costato fior fiori di quattrini alle casse comunale. Fondi economici pagati dalle tasche dei cittadini che però non hanno mai potuto contare sull’efficienza del servizio.
Chissà se decollerà il sistema “pubblicizzato” dall’assessore al ramo della giunta Borriello. Ad oggi, non sono stati comunque resi noti i tempi, i modi e i punti in cui verranno installate le nuove telecamere.



Articolo pubblicato sull’edizione cartacea in edicola il 27 gennaio 2016