La città del corallo, e non solo, è considerata da Poste Italiane una città di serie “B”. Infatti, da una quindicina di giorni è stato disposto dai vertici di Poste che a Torre del Greco le missive siano consegnate a giorni alterni, mentre sono state escluse da questo provvedimento le grandi città.

Ovviamente i disagi sono molti ed aumentano di giorno in giorno. Sempre più cittadini, infatti, stanno prendendo contezza della grave situazione: molte utenze non vengono recapitate, con conseguenze negative facilmente intuibili. A quanto pare i postini hanno avuto dai vertici la disposizione di consegnare per prima una certa tipologia di posta, ad es. Raccomanadata 1, Posta 1, Pacchi, e solo successivamente di consegnare tutto il resto (il dubbio, legittimo, è che si privilegi la posta che assicuri più introiti all’Ente gestore).
L’ufficio recapito cittadino è in grande difficoltà e il direttore, Francesco Persico, sta cercando di gestire la situazione, ma, purtroppo, con risultati di giorno in giorno sempre più deludenti.
E’ d’obbligo segnalare che molti portalettere stanno lavorando alacremenete e coscienziosamente.
Motivo di tale disposizione è che Poste ha come obiettivo un aumento degli utili, per ottenere il quale sta attuando la riduzione del personale, a cui , secondo indiscrezioni di mercato, dovrebbe seguire la vendita di un’ altra quota di azioni ( si parla del 25%) a privati di un gruppo cinese.

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In realtà il declassamento delle Poste a Torre del Greco è iniziato due anni fa: infatti i postini, negli ultimi due anni, sono scesi da 35 a 20 unità, e, come sempre, a farne le spese sono sempre gli utenti, in particolar modo gli anziani.
Torre del Greco, una città di 80mila abitanti, viene considerata”piccola”, e appare sempre più come una città abbandonata da una classe dirigente assente, malgrado esponenti politici come il parlamentare Aniello Formisano e Arturo Scotto, la consigliera Regionale Loredana Raia (PD) e non di meno il nostro Primo Cittadino, Ciro Borriello, proclamino il contrario, ad onta degli evidenti e gravi problemi.
A tal proposito, qualche giorno fa a Napoli si è tenuta una riunione dove si son riuniti tutte le sigle sindacali del settore nonchè sindaci di più città, per affrontare questa grave tematica,e il ” grande” assente sembra esser stato proprio Ciro Borriello.
Uno sciopero nazionale dei portalettere è previsto per i 4 novembre prossimo.
Antonio Civitillo