Proseguono i lavori di demolizione e riqualificazione del plesso S.Agnello in via Cappiello a San Giorgio a Cremano.

“Dopo la delicata fase dell’opera di scomposizione, ovvero la rimozione delle parti smontabili ( tra cui infissi, grate, impianti, guaine ecc.. ) è iniziata – dichiara il sindaco Giorgio Zinno – da qualche giorno la fase della “demolizione controllata” dei manufatti edilizi e delle strutture.

Tra la prima fase di rimozione e la demolizione in atto, è stato necessario adempiere ad una serie di verifiche determinanti per definire la sorte del materiale proveniente dall’abbattimento della struttura, in quanto come previsto dalle norme in materia ambientale, le demolizioni e le rimozioni devono essere eseguite in modo da favorire il trattamento e il recupero delle varie frazioni di materiali di risulta.



La delicata fase di demolizione del corpo di fabbrica sarà completata – precisa Zinno – entro i primi 10 giorni di giugno. Poi si provvederà, come da progetto, all’elevazione di una nuova scuola su un unico livello, per una superficie complessiva di circa 1240 mq.

Questa opera, attesa dalla città,finanziata con i fondi del Ministero dell’Istruzione attraverso il Pon Ricerca e Innovazione, sarà ricostruita in cemento armato con ingresso da via Cappiello, ma sarà più piccola in termini di volumi rispetto a quelli originali, per mitigare l’impatto visivo della struttura ed innescare la rigenerazione urbana dell’intera area sud della città.

La scuola – spiega il sindaco – ospiterà 300 studenti, un laboratorio polifunzionale e spazi comuni. Previsto anche uno spazio destinato ad orto didattico, pensato con la finalità di valorizzare il rapporto tra gli studenti e l’ambiente, educandoli al rispetto dello stesso e alla cura del verde. Sarà dotata di impianto di illuminazione a risparmio energetico e impianti di climatizzazione.

Contiamo adesso di procedere speditamente, grazie al lavoro dell’assessore ai lavori pubblici Eva Lambiase e a quello dell’ufficio tecnico per portare a termine un altro impegno preso con la città, frutto tra l’altro di una progettazione partecipata finalizzata a rendere questa struttura fruibile, a misura di bambino e – conclude Zinno – capace di soddisfare le necessità dei cittadini”.