Napoli – In Campania i positivi al Covid-19 salgono a 40.594 per 2.761 nuovi casi su 14.781  tamponi (886.553 dall’inizio della pandemia). Nel numero dei nuovi casi rientrano i 238 emersi durante lo screemning in corso ad Arzano.

Il nuovo contagio negli ultimi 10 giorni ha prodotto 18.912 nuovi positivi, con una media di 189 al giorno. L’Unità di crisi ha fatto sapere che tra i 2.761 nuovi contagiati 112 presentano sintomi precisi dell’infezione mentre 2.649 sono asintomatici. Al momento sono 140 i pazienti in terapia intensiva su 227 posti complessivi disponibili, mentre si contano 1.210 degenti sintomatici ricoverati negli ospedali, dove i posti disponibili totali sono 1.500: la riserva è ora di 290. In Campania si fanno i conti con la penuria di posti letto, non solo per effetto della nuova impennata. In queste ore i Direttori Generali di Asl e Aziende Ospedaliere stanno reperendo postazioni dentro e fuori il sistema ospedaliero pubblico. La richiesta della Unità di crisi a regime è di 301 posti letto per la terapia intensiva, 359 per la sub intensiva e 991 posti di degenza ordinaria, tutti dedicati ai pazienti affetti da Covid-19. Una parte sono state rese disponibili, mentre si cercano medici e infermieri. Per queste ragioni, considerando costante incremento del fabbisogno di posti letto per il coronavirus l’Unità di crisi sembra pronta ad utilizzare anche postazioni nelle strutture accreditate. Bloccati i ricoveri programmati non urgenti nelle case di cura, in queste ore a Napoli è previsto un incontro dell’Unità di crisi con le rappresentanze delle cliniche private.

Per le terapie intensive si attende anche l’allestimento di 553 nuovi posti letto programmati con una ordinanza commissariale di De Luca. Ma occorrerà rispettare i tempi tecnici (leggi i contenuti del Piano). Resta alta la mortalità, con 20 vittime in più (registrate tra il 16 e il 26 ottobre). Dall’inizio del mese si contano 177 decessi.



In questo difficile contesto, le ordinanze regionali e il nuovo Dpcm in vigore da oggi impongono nuove restrizioni e il coprifuoco sanitario.

Le limitazioni suscitano proteste tra le categorie interessate, preoccupate di veder compromessa la ripresa avviata dopo il primo lockdown. In Campania e nel resto del Paese bar e ristoranti chiudono alle 18. In Campania si dovrà essere a casa entro le 23. Se ne discuterà a breve in sede regionale. Intanto il Consiglio dei Ministri ha approvato il Decreto Ristori con i contributi a fondo perduto. L’escalation dei casi rende sempre più decisiva la vaccinazione contro l’influenza (che presenta sintomatologie simili a quelle del Covid). La priorità riguarda per le persone con patologie, gli anziani ultra65enni e i bambini fino a 6 anni.