La petizione: un riconoscimento per atti di valore
Trasferirsi in Italia settentrionale è un destino che ha accomunato molti concittadini torresi, la pratica antichissima del nepotismo e quella più moderna della raccomandazione, hanno contribuito a rendere l’occupazione dalle nostre parti un bene prezioso, non per tutti disponibile. E così molto spesso è capitato, ed ancora succede, che molte persone vadano via, portando con sé un pezzo delle nostre tradizioni ed importandole delle altre, creando dolori distacchi e nuove famiglie. Risulta molto piacevole, quindi, raccontare la storia di un agente di Polizia locale della città di Milano, che si è reso protagonista di una nuova azione meritoria.
Il fatto è accaduto il 23 maggio, nei pressi piazzale Loreto, nel cuore di Milano, e ha avuto una risonanza locale e nazionale, fino ad essere commentato nella trasmissione televisiva” La vita il diretta” condotta dal giornalista Michele Cucuzza su Rai Uno.
Tutto inizia con una banale lite automobilistica tra un uomo infastidito da una donna al volante di un auto in panne che, a suo dire, teneva una velocità di marcia troppo bassa; l’occasione della sosta al semaforo è così propizia per iniziare una vergognosa aggressione verbale nei confronti della donna. La scena non passa inosservata ad un eroico conduttore di tram, il quale prende le parti della donna e subisce a sua volta l’aggressione da parte dell’uomo che nel frattempo era sceso dalla vettura. Dopo un durissimo scambio di insulti, il folle passa alle vie di fatto ed estrae un coltello, ed il povero tranviere si ritrova a terra con una ferita al petto, ridotto in fin di vita. A questo punto della incredibile vicenda interviene Vincenzo di Cristo, vigile urbano che a vissuto a Torre del Greco per 28 anni prima di trasferirsi che insieme ad un collega di zona si lancia all’inseguimento dell’aggressore, nel frattempo raggiunto da due parenti.
Le parole del nostro concittadino rendono molto bene l’idea di quello che è successo: “Nel momento in cui ci siamo resi conto di ciò che era successo -afferma Di Cristo- ci siamo lanciati all’inseguimento dei tre, e dopo una violentissima colluttazione, siamo riusciti ad avere la meglio. Ad un certo punto l’uomo forse per simulare un’aggressione da parte del tranviere, si è procurato delle ferite e successivamente si è lanciato contro di noi, imbrattandoci del suo stesso sangue.
Per noi non è stato facile, ma non abbiamo mai avuto il minimo dubbio su ciò che dovevamo fare: ci spiace solo non essere potuti intervenire prima, ma quel criminale doveva essere assicurato alla giustizia”.
Allo sfortunato tranviere, il Sindaco di Milano Letizia Moratti conferirà il prestigioso premio Ambrogino d’Oro, la massima onorificenza per la città meneghina; Vincenzo Di Cristo ed il suo collega dopo un breve ricovero in Ospedale, rimangono sotto osservazione per via del contatto con il sangue dell’aggressore.
Ci piacerebbe che il medesimo riconoscimento fosse consegnato anche a lui che ci risulta essere non nuovo a questi interventi eroici. A puro titolo di esempio citiamo che un anno fa salvava una anziana chiusa in casa colpita da un grave ictus arrampicandosi dal balcone .
Quale migliore occasione per il neosindaco di Torre del Greco di appoggiare questa richiesta e adoperarsi per uno dei tanti ragazzi che mantiene alto il nome della nostra città?