IL PUNTO

(a) Servizio in abbonamento – Torre del Greco – Proponiamo alcuni punti salienti che il cittadino, riteniamo, debba sapere riguardo il Depuratore Industriale.
Cos’è: il depuratore industriale è un impianto concepito per smaltire liquami altamente tossici, nocivi ed infettivi, prodotti da industrie chimiche di tutta Italia. Non è utile e non serve alla nostra città.
I danni – per noi cittadini tanti, sia in termini di salute sia in termini economici. Gravi le conseguenza alla salute, a causa della tipologia e della varietà dei liquami che verrebbe sversata. I maleodori (insopportabili) si sentiranno fino a 6 km di distanza, compromettendo definitivamente lo sviluppo turistico del nostro territorio, bene prezioso di tutti. L’eco-sistema marino viene definitivamente compromesso. La viabilità, già critica, dovrebbe sopportare il passaggio di circa 60 camion al giorno. Seguirà un conseguente abbattimento del valore degli immobili. Le scorie attualmente non smaltibili in alcun modo che fine faranno?
I Vantaggi – (naturalmente economici) solo per chi costruisce e gestisce.
Tempi: per avere i permessi di costruzione i nostri politici hanno impiegato meno di 2 anni (un record) per costruire un impianto industriale che si estende su una superficie di circa 8.000mq. Ci sono progetti, come porto, cittadella dello sport, parcheggio circumvesuviana, ed altri utili alla città che in venti anni non sono mai stati realizzati. La Regione Campania in tredici anni non è riuscita nemmeno a costruire un inceneritore.
Le Conclusioni – Le vere colpe sono di noi cittadini che votiamo sempre le stesse persone, oramai incapaci di governarci. Il depuratore dei veleni per il bene della collettività non si deve fare, come c’è stata volontà politica nel far approvare il progetto ci dev’essere la stessa volontà nel bloccarlo. Molti sapevano ed hanno taciuto, altrimenti come ha detto qualche consigliere comunale: "indaghi la magistratura". Chi ha firmato le autorizzazioni può con una denuncia in autotutela – errare è umano – e senza alcuna conseguenza, mettere in discussione l’atto prodotto e così contribuire a fermare definitivamente l’eco-mostro.
Antonio Civitillo

Articolo già pubblicato su La Torre 1905 cartaceo – Anno CIII n° 10 – mercoledì 21 maggio 2008