Presentata al Marad l’ultima fatica letteraria di Vittorio Sgarbi

La scorsa domenica 23 dicembre, presso l’Hotel Marad di Torre del Greco, Vittorio Sgarbi ha presentato Nel Nome del Figlio, edito da Bompiani, un testo che, attraverso una minuziosa e puntuale ricostruzione, narra come l’arte abbia interpretato nei secoli la figura del Cristo. Il popolare critico d’arte ha affascinato l’auditorio, descrivendo la sua fatica letteraria con la passione e la competenza che lo contraddistinguono e accompagnando le sue fluide parole con una carrellata di immagini pittoriche e scultoree, di cui il libro è ricco. La centralità della conferenza è stata, ovviamente, la figura di Gesù; in particolare l’autore ha efficacemente sottolineato come il mondo dell’arte sia passato da un’immagine di un Cristo-Dio trascendente, avulso dalla realtà, fino ad arrivare alla  rappresentazione di un Cristo-Uomo, con fattezze sofferenti e intrise dell’emotività tipica dell’animo umano. “Il Cristianesimo -ha dichiarato Sgarbi- coincide con la condizione umana, mentre nessuna altra religione avvicina così tanto la divinità alla nostra realtà…”. Moltissimi gli artisti che l’autore ha preso in esame, passando i rassegna circa sei secoli di storia dell’arte: da Giotto al Beato Angelico, da pittori minori a geni creativi come Caravaggio, Antonello da Messina, Andrea Mantegna ( come non ricordare il suo straordinario Cristo Deposto, curiosamente somigliante ad uno scatto fatto al Che Guevara defunto ). Non sono mancate citazioni ai sommi Leonardo, Raffaello e Michelangelo, fino ad un richiamo all’umanissimo  Van Gogh, che traspone la sofferenza di Cristo nella propria. Serata, dunque, riuscitissima ed in perfetta linea col magico clima natalizio. Soddisfazione anche per Angelo Ciaravolo, giornalista promotore dell’iniziativa e moderatore della serata.
Marika Galloro