Tutti quelli che dicono che Napoli è una città senza arte ne parte, si sbagliano di grosso. Il capoluogo campano è sinonimo di meraviglie, che vanno dal calcio per poi passare all’artistica fino alla poesia. Ed è proprio con la poesia che si vuole dedicare questo articolo, anche per sottolineare che Napoli e tutto il sud non è fatto di giovani che non hanno voglia di far nulla e senza prospettive per il futuro ma di ragazzi con tanta volontà e voglia di fare che non rinunciano nonostante i grandi sacrifici, ai propri sogni. Un esempio fra tutti è quello di Francesco Ambrosio nato a Caserta il 16 dicembre 1990 e vissuto a Frattamaggiore durante gli anni della sua adolescenza. Appassionato di scrittura fin da bambino, in pochi anni ha conquistato il cuore di molti lettori italiani e insignito di diversi premi. Il 22 luglio 2016 Francesco ha pubblicato il suo primo romanzo intitolato “I guardiani dell’Efterion”, pochi mesi dopo nel gennaio 2017 ha pubblicato su Amazon l’e-book “ le avventure di lobo”, premiato ad aprile 2017 come primo classificato della quarta edizione del concorso “ libera la fantasia”, per poi proseguire con una sua terza pubblicazione targata marzo 2017 “ i guardiani dell’efterion 2 ” grazie al quale il giovane autore campano l’8 ottobre 2017 ha ritirato a Roma il premio come miglior giovane autore per il concorso “ memorial Giovanni Leone”. Una vita nonostante la sua giovane età fatta di grandi soddisfazioni per Francesco culminata con il premio Alfonso Gatto vinto lo scorso 10 aprile a Napoli, ricevendo poi a distanza di una settimana una medaglia al premio” la ginestra” ed inoltre con grande sorpresa ed apprezzamenti da parte della critica, il nostro Francesco, sarà uno dei pochi rappresentanti della Campania al prossimo salone del libro di Torino. Insomma, Napoli è questa, un grande libro aperto restando in tema che ti sorprende ogni giorno che passa, facendoti ricredere su tutte le negatività che pensi di essa e di queste prime pagine di questo grande libro il merito lo si deve anche e soprattutto a ragazzi come Francesco, simbolo di una Campania ed una Napoli che c’è e ci sarà sempre.
Antonio Criscuolo