Editoriale

Sentiamo l’armatore Angelo Di Maio, presidente del CdA della "dimaiolines sardegna s.p.a.", fondata dal Gruppo Di Maio di Torre del Greco per potenziare collegamenti e rapporti con la Sardegna nel settore merci oltre che in quello passeggeri. La Di Maio è alla ribalta in questi giorni per aver gestito il primo carico di mondezza campana, con la propria nave merci clamorosamente noleggiata e partita dal porto di Napoli e …accolta in quel di Cagliari.
Abbiamo dovuto confrontarci con tanta confusione, comprensibile del resto, perché di fronte a milioni di tonnellate di rifiuti, paurosamente in crescita, non è facile organizzarsi.
Fortunatamente, con l’arrivo di De Gennaro, negli ultimi giorni dalla prefettura e dal commissariato tutto è passato all’esercito, gente quadrata, in grado di fronteggiare un problema catastrofico accumulato e trascurato da decenni. Gente in grado di adottare misure risolutive nei confronti del problema.
Raccontaci come è avvenuta la parte operativa?
Ci hanno contattato d’urgenza sulla disponibilità delle navi ed era la prefettura a determinare la scelta, Il commissariato , poi, ha dato corso alla parte operativa.Nei momenti seguenti, incalzando a livelli indecenti la grossa emergenza, ci siamo trovati a prendere la decisione.
Perché hanno contattato proprio voi e non altre Compagnie di Navigazione?
Noi abbiamo da novembre 2007 una linea regolare di trasporto merci da Napoli in aggiunta a quella passeggeri da Salerno con la ITAL-RO-RO 3 .Scelta strategica che si sta rivelando soddisfacente commercialmente e in più ci ha dato la soddisfazione di poter essere utili in questo frangente. Abbiamo subito e volentieri interrotto la linea commerciale per metterci a disposizione della causa.
Tuttavia è anche un business quello della monnezza.
Sicuramente trattandosi di un carico particolare i noli sono al di sopra di quelli correnti. D’altronde non abbiamo che gettato le basi essendo l’avvio stato gestito in un momento di confusione. Nel prosieguo si potrebbe trasformare in business. Fa parte del mestiere.
E’ ipotizzabile che con tutte le dimostrazioni avvenute questo lavoro di trasporto rifiuti prosegua?
Ho assistito in prima persona alle dimostrazioni verso le navi della spazzatura, a Cagliari sulla banchina ad attendere, prudentemente in incognito, l’arrivo della nostra nave ed ho constatato che, al solito, si trattava di strumentalizzazione politica. Da una parte e dall’altra. Nella sostanza la Regione Sardegna ha messo a disposizione i propri inceneritori che di mestiere, su scala industriale, bruciano mondezza e guadagnano da questa. Ciò indipendentemente dalla solidarietà dell’emergenza. Tant’è vero, che, passata la buriana, adesso sono scemate quelle proteste alimentate ad arte. La Regione Sardegna ha dato disponibilità a ricevere fino a sei/ottomila tonnellate di rifiuti che si traducono in una decina di viaggi ulteriori. Al momento le Autorità stanno lavorando alla organizzazione di questi trasporti e noi con loro.
Fra tanti egregi rifiuti trasportavate anche la specifica monnezza torrese?
Che io sappia questa ha la sua discarica nei dintorni.
Clelia Sorrentino