Se accertato il terzo miracolo, il Beato Vincenzo Romano è più vicina la santificazione. E’ al vaglio del tribunale diocesano il terzo miracolo del Beato: grazie alla sua intercessione un cittadino torrese sarebbe guarito dal cancro. I rappresentanti della postulazione sono fiduciosi e mantengono il massimo riserbo sul nome del miracolato. Ma la procedura potrebbe durare anni, a tal proposito il postulare, Don Francesco Rivieccio precisa che:
“In settembre non vi sarà la canonizzazione del Beato Vincenzo Romano; – continua il postulatore – Il Beato-Vincenzo-Romano-icona

prossimo 14 settembre il parroco di S. Croce, don Giosuè Lombardo, nella qualità di attore della Causa e il postulatore don Francesco Rivieccio, in accordo con il cardinale Crescenzio Sepe, comunicheranno ai fedeli delle comunità parrocchiali della città di Torre del Greco e della diocesi, la data in cui il cardinale Crescenzio Sepe, insieme ai membri del tribunale regionale delle Cause dei Santi , presiederà una solenne celebrazione eucaristica a Torre del Greco, nella Basilica Pontificia di S. Croce, che sancirà la conclusione del processo diocesano su un presunto miracolo avvenuto a Torre del Greco per l’intercessione del Beato Romano, con la conseguente chiusura con sigilli di ceralacca dei contenitori che contengono tutti gli atti, testimonianze e documentazione medica raccolti da gennaio 1915 ad oggi, che nei giorni successivi saranno portati a Roma alla sede della Congregazione delle Cause dei Santi;
Arrivata la documentazione a Roma, inizierà la fase romana del processo, – che durerà vari anni, nella quale, si apriranno i contenitori, saranno controllati e rilegati gli atti in due copie (Trasunto, che rimane in Congregazione e copia pubblica, che verrà data al postulatore in fase romana), e si chiederà la validità del processo (tempo indeterminato). Nel frattempo il postulatore preparerà il Sommario con le dichiarazioni dei testi e dei documenti medici raccolti nella fase diocesana e lo consegnerà al relatore della Congregazione per il revisa; ricevuto il revisa, il postulatore preparerà la Fattispecie, che consiste nella esposizione cronologica dei fatti in un modo semplice e oggettivo, (anche questa parte deve avere il revisa dal relatore). Subito dopo queste parti verranno date a due Periti d’Ufficio, che redigeranno separatamente il loro parere: se i pareri sono positivi, si aggiungono alla Positio (fascicolo stampato formato dal Sommario, Fattispecie e dai pareri dei periti d’Ufficio). A questo punto la Congregazione nomina due medici scelti tra coloro che studiano il caso e si fissano il giorno e l’ora della Consulta Medica. In cui sono presenti sette medici (i due medici che hanno studiato il caso e altri cinque, a cui pure viene dato il fascicolo), i quali nella seduta daranno il giudizio secondo la scienza. Se il caso avrà esito positivo, la relazione della Consulta Medica viene unita alla positio, insieme all’Informatio (composta da un’ introduzione rivolta al Santo Padre, un sommario breve, le prove, Fattispecie, Diagnosi, Terapia, Prognosi, Invocazione, Guarigione istantanea e perfetta, guarigione duratura, il carattere della guarigione, conclusione). Il tutto, appena pronto (stampato), viene inviato ai consultori teologici per lo studio e verrà stabilità una seduta (chiamata Congresso), dove i teologi daranno il loro voto, personale e conclusivo. Avuto il parere positivo del Congresso dei teologi, il verbale della seduta, insieme ai voti dei teologi, formaranno un altro fascicolo. Pronto tutto, il postulatore chiede la nomina di un ponente che dovrà presentare alla Congregazione Ordinaria dei cardinali e vescovi il caso; se l’ordinaria dà esito positivo, il prefetto della Congregazione va in udienza dal Santo Padre, il quale firmerà così definendo il presunto miracolo, a tutti gli effetti miracolo e ordinerà alla Congregazione d’intesa di preparare con il postulatore il decreto sul miracolo.
Il Sommo Pontefice fisserà una seduta chiamata Concistoro, durante la quale annuncerà solennemente il giorno in cui il Beato sarà dichiarato Santo durante una solenne celebrazione eucaristica in Piazza S. Pietro;
Si chiede a tutti la preghiera continua e anche la preparazione dei fondi utili per tutte le spese da sostenere, che non è possibile quantificare ora.”