Martedì 11 febbraio alle ore 16 si è tenuto presso l’istituto “E.Pantaleo” di via Cimaglia l’incontro col dott. Antonio Ottaiano, procuratore sportivo del calciatore Lorenzo Insigne che ha relazionato sulla sua esperienza professionale. L’incontro è cominciato con una lettura interpretata, da parte di alcuni alunni dell’istituto, di un brano di Calvino ed uno di Shakespeare nella duplice lingua italiano-inglese. La parola è poi passata al dirigente scolastico, prof. Giuseppe Mingione, che con l’occasione di ringraziare i suoi alunni ha fatto una breve introduzione sull’universalità della cultura e sull’unicità del sapere, che è stato categorizzato come lo conosciamo oggi solo per una questione di praticità: “La cultura è di fondo, è la base per poi avere il resto” ha detto.
Egli ha poi presentato il procuratore sportivo, precisando che questo incontro è inserito nel progetto delle due nuove opzioni formative che si prevedono a scuola, forse già dall’anno prossimo, in particolare il ramo Amministrazione, Finanza & Marketing che può curvare le proprie materie verso un’opzione sportiva, producendo un diploma già indirizzato questo ambito professionale.
La seconda opzione delucidata è poi quella dell’indirizzo chimico o biochimico, una nuova branca ancora tutta da scoprire che fa da vettore a tutti i campi come la medicina, informatica, tecnologia dei materiali e tanto altro, all’insegna della proiezione verso il futuro che questo istituto sta abbracciando su tutti i fronti, come per esempio la sostituzione dei libri coi tablet che interesserà le prime classi a partire dall’anno prossimo ed in cinque anni le investirà tutte a scorrimento.

A questo punto il dott. Antonio Ottaiano ha spiegato qual è il ruolo del procuratore sportivo, impregnato di conoscenze giuridiche e tecniche, e ha fatto una piccola parentesi storica su come il calciatore ora sia un libero professionista di cui si cedono i diritti insiti nel contratto, mentre prima era di proprietà delle società che si passavano il cartellino. Il procuratore sportivo ascolta il calciatore e le sue richieste, e poi instaura con lui un rapporto di fiducia che resta in piedi fino a quando egli soddisfa le esigenze dell’assistito, poiché diventa effettivamente il suo portavoce in tutte le decisioni lavorative e lo rappresenta nelle pratiche burocratiche. Egli è il suo consulente e deve conoscere il diritto e le carte federali della FIFA sempre in continuo aggiornamento e si occupa di tutta la contrattualistica, anche per quanto riguarda la sponsorizzazione, l’investimento di somme di denaro, o l’acquisto dell’abitazione. Nella sua esperienza personale egli ha anche instaurato un rapporto sul piano psicologico ed affettivo ed in casa Insigne si sente come uno di famiglia, avendo preso Lorenzo a 14 anni ed essendo praticamente cresciuto con lui, aiutandolo nei momenti difficili e gioendo con lui in quelli felici, ed essendo prima di tutto uniti da amicizia e stima reciproca. La prima qualità principale di Lorenzo, e quella che secondo lui, oltre ovviamente al talento, fa un campione, è la tenacia, la grinta e la voglia di non mollare mai, che si dimostra anche quando, nonostante l’incessante impegno degli allenamenti, non si abbandonano gli studi per principio ma anzi si cerca di conciliare le due cose, magari non riuscendo, ma pur sempre provandoci. Il procuratore è anche colui che potrebbe distogliere dalla tentazione di fare uso di sostanza dopanti o di attuare altri comportamenti illeciti perché stando in continuo contatto conosce a fondo il calciatore e i suoi stati d’animo e dovrebbe rappresentare un punto di riferimento in quanto i calciatori cominciano come ragazzi in un’età già di suo critica. In ultima analisi, comunque, questo mestiere è sicuramente soddisfacente e magari anche divertente quando ti porta sugli stadi a guardare le partite, però è un lungo percorso fatto di studi ed esami, impegni e volontà, una grande praticità ed umanità affiancata a tecnicismi e competenze.

L’incontro è terminato con gli alunni della professoressa Mery Oliviero che hanno inscenato una rappresentazione della scena clue di Romeo and Giuliet in italiano, inglese e poi napoletano, concludendo così l’esperienza letteraria. Il buffet finale con caffè è biscotti ha chiuso la definizione di “caffè letterario” data a questo evento, il quale si rinnoverà anche il giorno sabato 15 febbraio, in concomitanza con l’Open Day dell’istituto e la presenza di altri illustri ospiti.
Luca Marino