Al via i lavori di ristrutturazione
Torre del Greco – Lo scorso venerdì 18 dicembre, presso il Convento delle Suore dell’Addolorata e della Santa Croce di Torre del Greco, si è svolta una conferenza stampa di presentazione degli imminenti lavori di restauro del Monastero degli Zoccolanti, complesso monumentale del XVI secolo, posto in pieno centro cittadino.
Il monastero, gestito dalle Suore dell’Addolorata già all’inizio dello scorso secolo, fu poi donato alle stesse dalla Curia nel 1980; tuttavia, lungo e travagliato è stato il percorso per arrivare fino ad un concreto progetto di restauro, che finalmente oggi sembra concretizzarsi, grazie all’intercessione del dott. Giovanni Merlino, consulente legale delle suore, e alla ferrea volontà che ha animato le religiose, in modo particolare Suor Felicia Pastore, Madre Generale da 10 anni, attualmente residente presso una sede romana della congregazione.
L’opera di ristrutturazione e restauro sarà curata dalla società “Lavori Generali S.P.A.”, mentre il progetto è dell’ing. Antonio Magliulo e dell’architetto Cristina Magliulo, con la preziosa consulenza delll’ing. Michele Candela, docente dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria.
Nel corso della conferenza stampa, l’avv. Merlino, coadiuvato dai responsabili tecnici del progetto presenti, ha spiegato come verrà realizzata l’opera di recupero dell’edificio.
Grazie alla esistenza della legge 122/89 sulle aree di parcheggio, nota come legge Tognoli, dopo sei anni di trattativa con la Sovrintendenza ai Beni Culturali di Napoli, si è giunti alla messa in atto dei seguenti lavori : si creeranno box auto ed un’ area da adibire a parcheggio rispettivamente sui tre livelli interrati a partire dal basso, mentre la zona sovrastante del convento rimarrà a disposizione della suore,e, così non verrà minimamente intaccata e “offesa” dai box auto. Anzi, i proventi della vendita dei box serviranno proprio a finanziare il recupero ed il restauro del complesso superiore dell’edificio, ricco di valori storici ed artistici, come preziosissimi affreschi raffiguranti scene di vita francescana.
Anche il vasto giardino, posto a valle del monastero, sarà riportato al suo antico splendore, avendo cura di ripopolarlo con le specie botaniche originarie.
L’ambizioso progetto, al via nei prossimi giorni e che si dovrebbe concludere in due anni, rimane aperto ad eventuali proposte per un utilizzo dell’area del chiostro, di ben 1.200 metri quadri, volte a valorizzare la sacralità e la storicità del luogo, nonché la fruibilità da parte dei cittadini ( ad es. attraverso mostre, convegni ed eventi culturali).
Il Monastero degli Zoccolanti, così chiamato probabilmente per via degli zoccoli che calzavano i frati francescani che lo fondarono, è riuscito a resistere a 500 anni di storia, costellati di eventi anche molto tragici (come due catastrofiche eruzioni vesuviane, una del 1631 ed una del 1794), attraversando anni di degrado anche in epoca recente, occupato da centinaia di sfollati dopo la seconda guerra mondiale prima e dai terremotati dell’80 poi, che ne hanno compromesso le strutture murarie e sfregiato le decorazioni pittoriche.
Indifferenza , ignoranza , cattiva gestione amministrativa hanno violentato questo straordinario scrigno di valori culturali, forse il più interessante di Torre del Greco, per troppo tempo.
Speriamo che questo progetto lo riscatti definitivamente, in quanto patrimonio storico-artistico non solo di Torre, ma dell’umanità tutta, come ha affermato Aniello Langella, autore dello splendido testo “Il Monastero degli Zoccolanti a Torre del Greco”.
Mariacolomba Galloro