Queste le parole del commissario parlamentare Gaetano Pecorella

“Se non si correrà ai ripari nel raccogliere l’immondizia nelle strade del napoletano, a fine mese si arriverà a 60mila tonnellate di rifiuti in strada, una situazione di vero e proprio disastro ambientale”. Con queste parole il presidente della Commissione parlamentare di inchiesta sulle ecomafie, Gaetano Pecorella, si è espresso martedi 16 novembre, rivolgendosi alla stampa. Pecorella, inoltre, dopo aver ascoltato gli amministratori locali, ha ipotizzato che una soluzione all’emergenza rifiuti potrebbe essere quella di sversare negli altri siti campani. Attualmente, stando agli ultimi dati forniti, nella provincia di Napoli i rifiuti non depositati in discarica sono circa 9.000 tonnellate, tra quelli rimasti a terra e quelli nei camion. Negli ultimi giorni si sono registrate nuove proteste, che riaccendendo la polemica tra governo e amministratori locali. Anche la Ue sta seguendo con attenzione la vicenda. “Si prenda di petto il problema e lo si risolvi al più presto. Non è più possibile respirare quest’ aria malefica per il corpo e per lo spirito.”
A lanciare l’appello anche l’arcivescovo di Napoli, il Cardinale Crescenzio Sepe.
Il sindaco di Boscoreale, Gennaro Langella, ha firmato un’ordinanza, con decorrenza immediata, con la quale vieta la circolazione su tutto il territorio comunale, durante le 24 ore, di autocompattatori che trasportano rifiuti solidi urbani a pieno carico, diretti alla discarica Sari di Terzigno. Il provvedimento segue l’ordinanza del primo cittadino di Terzigno, Domenico Auricchio, con cui da sabato scorso è stato ordinato ai 18 sindaci della zona vesuviana di non procedere allo sversamento dei rifiuti nella discarica ex Sari in località Pozzelle.

Mariacolomba Galloro