I sequestri preventivi favoriranno solo i creditori sociali e gli altri obbligazionisti? Quale il futuro della shipping?

Guerra tra procure? E’ proprio notizia di questi g iorni che son state sequestrate altre 2 navi alla DEIULEMAR Shipping, provvedimento e messo dal Tribunale di Torre Annunziata. Ricordiamo che il 4 settembre scorso si dovev a discutere, presso il Tribunale Fallimentare, il concordato preventivo della Shipping, ma l ‘udienza è stata spostata al giorno 18 settembre su richiesta del giudice Linda D’Ancona, p er motivi tecnici; lo stesso giudice poi fissa l’udienza al giorno 19 settembre ore 10. Ma ecco che scoppia il caso: con perfetto tempismo la Procura di Torre Annunziata notifica, il giorno 18 settembre ore 18, all’Amministratore della società armatoriale l’ordinanza di sequestro preventivo di due navi: la "Filomena Lembo" e la "Michele Iuliano". La richiesta di sequestro è stata firmata dal GIP Giovanni De Angelis su richiesta del PM Sergio Raimondi. Ovviamente l’azione del GIP complica le cose, infatti, il mattino seguente si doveva discutere del concordato presso il Tribunale Fallimentar e. Il collegio giudicante, presieduto dal giudice Massimo Palescandolo, vista la situazione rinvia qualsiasi decisione al giorno 10 ottobre. Ricordiamo che la Procura di Torre Annunziat a, a causa di un cavillo, è stata ricusata dal Tribunale del Riesame e l’inchiesta è stata s postata a Roma. Ma, nonostante l’incompatibilità territoriale, si ipotizza che la Procura Oplontina abbia aper- to un altro fascicolo, e da qui l’ordinanza di s equestro preventivo, ma con tutta probabilità tale incartamento verrà trasmesso a Roma per i motivi suindicati. Di fatto la Shipping, attraverso il suo amminis tratore ed i suoi legali potrebbe chiedere al Tribunale del riesame il dissequestro delle due n avi, che secondo indiscrezioni sono state regolarmente pagate, come si evince da rend icontazioni bancarie sottoposte ai magistrati proprio qualche settimana fa. Il legale della Shipping, Astolfo Di Amato, esperto in diritto fallimentare, afferma che, se non ci dovessero essere risposte celeri dalla magistratura, una flotta che oggi vale 200 milioni di euro potrebbe diventare ferro vecchio ed avere un valore di una decina di milioni di euro.
I Quesiti – Di fatto l’intervento ad orologeria della Procura di Torre Annunziata ha sorpreso molti ed ha fatto si che gli obbligazionisti formulassero le congetture più variegate. Attenendoci ai fatti, alcune riflessioni sono d’obbligo: le due navi risultano essere regolarmente pagate alla Compagnia (come si evince da rendicondazioni bancarie) e risultano esser e in bilancio, perchè allora non averle sequestrate prima? Ma i giudici oplontini non potev ano sequestrare le due navi, il 16 luglio scorso, il giorno in cui arrestarono gli armatori e sequestrarono preventivamente le altre 10 navi? I cittadini coinvolti sono disorientati e si chiedono che fine farà il concordato, quali le loro s orti? Che fine farà la Shipping? Ma questi sequestri preventivi tutelano tutti o solo i creditori sociali (erario, banche, fornitori e creditori vari)? Inutile dirlo, i creditori sociali s ono quelli avvantaggiati e probabilmente gli altri "obbligazionisti" rimarranno fuori. Sui blog e per le vie di Torre del Greco molti chiedono con forza che la Compagnia e le società varie non vengano svendute e che venga nominato subito un comitato creditori. Il Comitato è stato nominato solo da pochi giorni.
E’ necessario che le due Procure collaborino e che il Tribunale fallimentare prenda delle decisioni e agisca subito a tutela dei creditori, nominando un amministratore giudiziario che gestisca le navi sequestrate. Scelta, probabilmente, infelice è stata quella di fermare le attività dal Sakura, un altro bene che si deprezzerà rapidamente. La verità è che la vicenda sarà lunga e tormentata. Tormentata anche per la cattiva informazione che c’è in giro. Noi de La Torre saremo vigili sulla vicenda e attenti a pubblicare n otizie fondate, evitando di alimentare il gossip e promuovendo, invece, iniziative concrete che aiutino realmente tutti gli obbligazionisti e la città di Torre del Greco.
Antonio Civitillo

Articolo pubblicato sull’edizione cartacea in edicola il 26 settembre 2012