In un angolo di strada oltre centodieci anni di storia

(a) Torre del Greco – La data di nascita ufficiale è il 10 settembre 1899. Quella della rinascita è il 1977. Il magazzino del casamento adibito ad uso caffè, ubicato tra via Salvator Noto e corso Avezzana, divenne, dopo qualche tempo, bar pasticceria “F. lli Carbone”. Ai primordi dell’attività i titolari vendevano un po’ di tutto: coloniali in genere, cibi per bambini, candele, etc. Poi i proprietari convertirono l’offerta del negozio in dolciumi di ogni genere e caffè. Fra i dolci più noti: i tronchi, la zuppetta, le caramelle d’orzo ed i tripolini (biscotti sottili e rotondi). Oltre al gustoso caffè, un pezzo pregiato era l’amaro “Carbone”. Si racconta, a tal proposito, che il Presidente Enrico De Nicola avesse proposto ai fratelli Carbone di dare alla bevanda l’appellativo di “Amaro del Presidente”. Si tramanda, inoltre, che durante la Seconda Guerra Mondiale, i Carbone, prima dell’arrivo delle forze alleate, avessero nascosto tutte le bottiglie di liquore in un caveau sottostante un altro locale di loro proprietà (posto di fronte al bar), convinti che i “liberatori” facessero man bassa di alcolici. Venne il tempo della SISAL, attuale Totocalcio: il bar dei fratelli Carbone divenne punto di incontro per gli appassionati di calcio e Raffaele, ultimo gestore, fu tra i soci fondatori della polisportiva Turris. Nel 1975 i fratelli Carbone cedettero il passo e il bar fu prelevato da Matteo Di Rosa. Nel 1977 fu riaperto sotto il nome “Cristal Gelo”. “Quello che vogliamo è che questo bar continui ad essere un riferimento per il quartiere e che vi si respiri l’atmosfera di un tempo”, spiega Ciro Frulio, amministratore del bar. “Nel bar Cristal Gelo – afferma Anna Di R o s a , coniuge di Ciro Frulio – si coniugano tradizione, qualità e innovazione. È un onore per noi essere in uno dei luoghi che hanno fatto la storia della città”. Vi si può, in questo angolo di strada, dopo più di centodieci anni, trovare e gustare ancora un buon caffè e ottimi prodotti dolciari, accompagnati dalla cortesia e dalla simpatia dei gestori.
Maria Consiglia Izzo
 
Articolo già pubblicato sull’edizione cartacea in edicola il 23 febbraio 2011