Mancano all’appello 6000 firme già raccolte

Come tutti ben sanno La Torre segue la vicenda da anni, ha raccolto moltissime informazioni e documenti portandili a conoscenza di tutti. La Torre ha sempre invitato i torresi a non abbassare la guardia, anche quando politici e alcune associazioni erano convinte che l’eco-mostro non si sarebbe più realizzato.
È di poche ore fa un comunicato del MoVimento a 5 Stelle Torre del Greco in merito alla questione del depuratore dei veleni. Il MoVimento ha avviato la procedura per una Petizione Europea e già  nel 2010 parte una richiesta alla Commissione delle Petizioni e la Commissione Europea per le Petizioni, presieduta da Erminia Mazzoni, che ritiene ricevibile la questione sollevata e si mette in attesa della documentazione necessaria.
Inizia così uno strenuo lavoro per reperire tutta la documentazione utile distribuita tra Comune, Regione Campania e Provincia di Napoli con la WISCO.Grazie alla collaborazione degli attivisti del MoVimento 5 Stelle, del Comitato di quartiere Leopardi e della Rete Civica contro il Depuratore Industriale a cui il MoVimento aderisce, si riesce in 2 spedizioni a fornire alla Commissione Europea tutto il materiale. Tuttavia, mancano all’appello le 6.000 firme che con tanta fatica sono state raccolte tra i cittadini contro il Depuratore Industriale. Malgrado le sollecitazioni della Rete Civica al consigliere regionale dell’IDV, non si riesce ancora ad averne una copia da spedire alla Commissione Europea per le Petizioni. Si ricorda ( come documentato in diversi articoli della nostra testata) che lo scorso 12 aprile è stata costituita una commissione d’inchiesta, ai sensi dell’art. 8 dello Statuto e dell’art . 42 del Regolamento del Consiglio Comunale, per verificare la regolarità e la correttezza elle procedure del’Ente Comunale, per il rilascio dell’autorizzazione a costruire il nuovo depuratore per lo smaltimento di sostanze nocive e pericolose in zona Santa Maria La Bruna.
Tutti coloro che hanno a cuore la vicenda, auspicano che entro una settimana le firme possano ritornare in copia nelle mani del Coordinamento della Rete Civica, per continuare un’importante battaglia ambientale.
Mariacolomba Galloro