Ripartito a spron battuto il Teatro di Donna Peppa, in scena con “SO’ TTUTTE MONACHE DINT’O CUNVENTO?”, gli scorsi 3,4,5 luglio e in replica il prossimo fine settimana, presso l’Arena Teatrale del Santuario del Buon Consiglio, a Torre del Greco.

La storica compagnia, capitanata egregiamente da un inossidabile Antonello Aprea, riapre i battenti e lo fa con la sua consueta cifra, ovvero un’irrefrenabile volontà di far divertire il pubblico.
Anzi, una volontà rinvigorita ed amplificata dalla forzata pausa pandemica, che ci ha costretti a fare a meno di tanti aspetti esistenziali, non ultimo quello di godere dell’arte in tutte le sue declinazioni “live”.



Arena del Buon Consiglio gremita, applausi e risate a scena aperta, tutto più che meritato da una compagnia attoriale che ha “gettato il cuore oltre l’ostacolo”.
Rigorosa e puntuale la regia, ma lasciando spazio ad una freschezza interpretativa che dopo la pausa covid sembra aver riacquistato nuovo smalto.
Teresa Di Rosa in primis, con la sua simpatia travolgente e le sue doti canore. Ma tutti, davvero TUTTI, bravi e convincenti: Antonio Quartuccio, Susy di Giacomo, Pasquale Cataletti, Enza e Gelsomina Ascione, Veronica Ammendola, Raffaele Garofalo, Alda Orsino, Cristina Raia, Carmela Balzano, Pasquale Liguori, Michele e Luca Langella, Davide Arcimboldo, Vincenzo Cataldo, Emanuela D’Orsi, e le mascotte Dophia di Stefano e Giulia Corbo .
Ciascuno ha dato il meglio di sé sul palco, amorevolmente guidati dall’autore-regista-interprete Antonello Aprea.

L’intreccio, che non sarà qui svelato poiché sono imminenti le repliche nel prossimo fine settimana, è ricco di situazioni esilaranti, battute scoppiettanti , personaggi accattivanti .
Senza voler “ spoilerare” troppo si può affermare che Donna Peppa stavolta strizza l’occhio al musicall, con una Teresa Di Rosa che se la gioca con Woopi Goldberg, senza naturalmente venir meno agli stilemi classici della commedia dell’arte partenopea e con delle stoccate di satira sociale, che lasciano trasparire l’impegno civico dell’autore.
Marika Galloro