Intervista al preparatore atletico della Turris per saperne di più sulla condizione fisica dei corallini

In queste prime uscite ufficiali, è stata additata come una delle cause degli insuccessi della squadra corallina: la preparazione atletica. E allora chi meglio di Vittorio D’Amore (nella foto), preparatore atletico della Turris in questo campionato, poteva difendere il lavoro fisico svolto dalla squadra. Dopo essere stato lo scorso anno a S.Antonio Abate, sfiorando i Play-off nello stesso girone in cui militava la Turris, quest’anno è tornato a far parte dello staff tecnico corallino e ancora una volta con quel Pino La Scala – l’ultima volta, infatti, due anni fa proprio con l’allenatore ex Sorrento in panchina – che tanto stima: ”E’ stato lui a volermi di nuovo alla Turris. La Scala? E’ uno tra i più preparati in circolazione: lavora in modo molto meticoloso e non trascura nulla”. E sulla preparazione svolta, dice:”Sicuramente non è stata una preparazione impostata per la Coppa Italia, ma per il campionato. Volendo fare un paragone con la Formula 1, ho messo molta benzina per arrivare fino in fondo con poche soste, cioè con pochi richiami”. E se gli si chiede quando si vedrà la vera Turris dal punto di vista fisico, risponde: “Dopo la terza-quarta gara di campionato. Tuttavia non si può parlare di squadra al 100% della condizione fisica: posso dire che la squadra viene portata all’80% poi ognuno, a seconda delle proprie caratteristiche fisiche, entra in condizione in periodi diversi”. E alle critiche piovute da più parti dopo le prime uscite deludenti, ribatte: “Non credo che le sconfitte rimediate siano dovute solo ad un problema fisico, ma direi anche mentale. Anzi, dal punto di vista fisico noto netti miglioramenti partita dopo partita. Le critiche? Chi mi conosce sa come lavoro, ho la fiducia del mister in primis e della società, quindi continuo per la mia strada”.
Andrea Liguoro