Nel derby con il S.Antonio Abate, decisiva la doppietta dell’attaccante corallino

Contro il S.Antonio Abate è tornata la Turris “cuore e sudore”. E’ tornata la Turris operaia. E’ tornata la Turris improponibile ai palati fini, ma quella che al triplice fischio porta a casa i tre punti. Punti pesanti che permettono ai corallini di staccarsi dalla zona Play- Out, tenendola distante otto punti, e di portarsi ad un solo punto dalla zona Play- Off. Guai a parlare di obiettivi diversi dalla salvezza, però, perché ogni qual volta si pensa a qualcosa in più, i risultati sono disastrosi: il pareggio casalingo con il Fasano, ottenuto senza mostrare mordente, e la scoppola di Pianura, dove la squadra non è mai scesa in campo, sono esempi lampanti. A risolvere il derby con il S. Antonio Abate, una doppietta di Filippo Tortora- nella foto- abile a sbloccare prima e a chiudere poi una partita che si stava incanalando su uno zero a zero che per gli abatesi sarebbe stato oro colato. Al “Liguori”, però, la Turris ha convinto solo per impegno e abnegazione, non certo per il gioco, apparso in alcuni frangenti confusionario e privo di idee. Neanche il 4-4-2 proposto da La Cava ha risolto il problema, anzi. I due centrali di centrocampo, Sullo e Visciano, sono sembrati troppo schiacciati alla difesa, lasciando completamente isolati i due attaccanti Tortora e Famiano. Neanche le due ali Izzo ed il neo acquisto Borriello, classe ’90, sono riusciti a pungere più di tanto e allora ecco il solito gioco fatto di palle lunghe alla ricerca di Tortora costretto a fare a sportellate da solo contro le difese avversarie. Con il recupero della condizione fisica di alcuni e senza mai abbassare il livello di impegno, si dovrà migliorare. Domenica, intanto, i corallini saranno impegnati a Venafro, fanalino di coda con soli dodici punti. I venti punti di differenza tra la Turris e i molisani lascerebbe presagire ad una passeggiata: non sarà così e l’ex di turno Vitaglione proverà a giocare un brutto scherzo ai corallini.
Andrea Liguoro