Salerno – Vince la diversità. Massimo Miranda Mercurio, napoletano, con Danilo Malerba, del Club velico di Castiglione del Lago, conquistano la coppa del Campionato Mondiale di Vela per non vedenti, nella categoria B1 (non vedenti assoluti) al termine del campionato Match Race, organizzato dall’Azimut Salerno S.c.s.d (Società Cooperativa Sportiva Dilettantistica), affiliata FIV-CONI, in collaborazione con Homerus Onlus di Vobarno del Garda, patrocinata dal Comune di Salerno, dall’Autorità di Sistema Portuale Mar Tirreno Centrale, Uff. territoriale di Salerno e dal Coni di Salerno, che si è concluso ieri a Salerno.

Vedente alla nascita Danilo ha perso progressivamente, per una grave malattia agli occhi, la vista durante l’adolescenza. Massimo, invece, è diventato cieco cinque anni fa a causa di un glaucoma, picchi pressori e forte stress. La coppia in gara ha sfidato equipaggi provenienti da Francia, Italia, Inghilterra e Stati Uniti conquistando il primo posto del podio. Occupano il secondo posto Luigi Bertanza e Erardo Capelli, mentre il terzo Alberto Prudenzano e Carlo Loreti.

La regata aperta ad equipaggi di due atleti velisti non vedenti o ipovedenti, dal 29 maggio al 2 giugno scorsi ha visto affrontarsi, nello spazio acqueo antistante il Lungomare di Salerno tra la spiaggia di S.Teresa e il porto Masuccio Salernitano, con le regole del match-race, cioè scontri diretti tra due equipaggi, fra atleti B1 (ciechi assoluti) e atleti B2 (ipovedenti). Per le regate sono state utilizzate imbarcazioni a chiglia fissa Meteor, fornite dall’AO. Negli spazi della base nautica al Molo Manfredi del Porto di Salerno ieri mattina nel corso di una cerimonia sono stati assegnati i riconoscimenti.



Per la categoria B2 (ipovedenti) la coppa della II edizione del Campionato Mondiale di Vela per non vedenti, è andata alla coppia britannica Lucy Hodges e kitcen Edward, mentre al secondo si sono classificati Liam Cartermole e Sally Rodrigues, al terzo posto la coppia Elisabetta Bardella e Alessandro Malipiero.
Gli skipper (10 equipaggi, due inglesi, uno francese, uno americano e sei italiani) in totale autonomia hanno percorso miglia marine “pilotati” dai suoni emessi dalle boe posizionate lungo il tragitto. Questa formula, ideata dal progetto Homerus, nato nel 1996 e riconosciuto a livello internazionale, consente ai disabili visivi di condurre una barca a vela in autonomia orientandosi con il vento e con i suoni emessi dalle boe di partenza e di bolina.

Ad assisterli in mare un natante della Guardia di Finanza, Sezione navale di Salerno, dei Vigili del Fuoco di Salerno, oltre a quello della Guardia Costiera locale con l’ausilio di una squadra nautica della Polizia di Stato.
Ad ogni singolo equipaggio è stato abbinato un alunno dell’Istituto scolastico “T. Tasso” di Salerno scelto mediante un concorso a tema sulla “diversità”.
Ma il Campionato Mondiale di Vela per non vedenti, non è stato solo la regata, perché anche per questa seconda edizione, grazie all’impeccabile organizzazione dell’Azimut, presieduta dall’avvocato Giovanni Carrella, le vele hanno dato spazio anche altre iniziative culturali e di divertimento.
La quattro giorni di gare, di rilevanza mondiale calendarizzata dalla FIV rientrante nelle manifestazioni del World Sailing (Ente che organizza l’America’s Cap), è stata anche accompagnata da un programma di sensibilizzazione per la tutela del mare e dell’ambiente, di intrattenimento, a titolo completamente gratuito, per gli atleti, gli ospiti e la cittadinanza