Manchester, Milan, Torino, Psv… Quattro trasferte di seguito, quattro sconfitte, ma l’ultima si differenzia dalle prime tre, e non soltanto per l’entità del risultato. Nelle altre partite, il Napoli “c’è stato”! E’ vero, sempre di sconfitte parliamo ma, sul piano del gioco la squadra si espresse in maniera discreta. Contro gli olandesi, invece, se prescindiamo dalla prima mezz’ora, durante la quale i partenopei hanno retto all’urto avversario, passando addirittura in vantaggio, abbiamo assistito ad un autentico scempio!



Gli azzurri sono apparsi svogliati, apatici, incapaci di reagire allo strapotere del Psv, che avrebbe potuto segnare un numero di reti indefinito, ben oltre le sei messe a referto. Sicuramente l’assenza di Rrahmani si fa sentire, ma non basta a giustificare la regressione di un intero reparto – la difesa – nel passato anno leader a livello europeo ed oggi paragonabile ad un colabrodo! Il malcapitato nostro portiere, ad un certo punto, è andato in tilt, i tiri in porta gli arrivavano da tutte le parti.
Se poi consideriamo il “possesso palla”, il dominio olandese è stato addirittura imbarazzante, sempre secondi i partenopei. Per quello che concerne gli errori nei passaggi e nei disimpegni – apriti cielo! – una catastrofe vera e propria. Ma, stendiamo un velo pietoso sulla partita: ciò chei ha maggiormente sconcertato sono state le dichiarazioni di Conte nel dopopartita, a dir poco sibilline. S’è lamentato dei troppi acquisti, del loro difficile inserimento nel gruppo, ma non è stato lui a deciderne l’acquisto? Che significato ha, poi, l’espressione “i napoletani non devono essere presi per i fondelli”?

Speriamo che presto sia fatta chiarezza sulle esternazioni del mister. E, nel frattempo, sabato al “Maradona” arriva un’ Inter in grande spolvero. Ci sarà la reazione della squadra e dell’ambiente, estremamente depresso?
Ernesto Pucciarelli