Tutte le partite, per il Napoli di quest’anno, “incerottato” e alla ricerca di una nuova identità, sono difficili e questa realtà è stata confermata ieri pomeriggio, avversario un ostico e coriaceo Verona. Dieci-quindici minuti iniziali che avevano fatto ben sperare, ma poi il buio quasi assoluto…

Il Verona, nella ripresa, ha addirittura preso il sopravvento, sfiorando più volte la segnatura. Ad onor del vero, agli azzurri nel primo tempo è stato negato (il Var continua a sbagliare, con il Napoli!) un rigore che più netto di così non si può, ma il non-gioco dei partenopei è stato veramente imbarazzante. Quando gli scaligeri, molto fortunosamente, ma meritatamente, sono passati in vantaggio, credo che tutti abbiamo pensato: è finita, e svanisce anche il sogno di poter lottare per la Champions! E invece… Invece accade quello che non ti aspetti. Mazzarri opera alcune sostituzioni (entrano in campo Mazzocchi, Ngonge, Lindstrom e Dendonckr) e tutto cambia.



Sono stati determinanti nell’azione che porta al pareggio e poi Kvara (tornato a suoi livelli) s’inventa il gol del vantaggio. Bene, erano necessari i tre punti, e sono stati conquistati. Secondo logica, il prossimo futuro dovrebbe regalarci un Napoli in continua ascesa, perché sempre più padrone del gioco e degli schemi mazzarriani.
Il gruppone degli aspiranti all’Europa è numeroso, ma ritengo che solo l’Atalanta e la Roma possano costituire un reale pericolo. Però, il Napoli c’è, ed è quello che conta per dare ancora un senso al finale di stagione. Se poi dovessero verificarsi “miracoli” in Champions, questi saranno particolarmente graditi a quanti amano “passionalmente” i colori azzurri!
Ernesto Pucciarelli