SALUTE E BENESSERE

Il peso corporeo rappresenta l’espressione tangibile del bilancio energetico tra le entrate e le uscite caloriche. L’energia viene introdotta con i cibi e utilizzata dal corpo sia durante il riposo sia durante l’attività fisica. Se si introduce più energia di quanta se ne consuma, l’eccesso si accumula nel corpo sotto forma di grasso, determinando un aumento di peso oltre la norma. Se invece si introduce meno energia di quanta se ne consuma, il corpo utilizza le sue riserve di grasso per far fronte alle richieste energetiche. Quantità eccessive di grasso corporeo costituiscono un rischio per la salute, soprattutto per l’insorgenza di alcune malattie come la cardiopatia coronaria, il diabete, l’ipertensione, alcuni tipi di cancro ed altre malattie croniche. L’eccesso di grasso può essere di vario grado; quello più lieve viene classificato come soprappeso, seguono l’obesità moderata e l’obesità grave. L’attenzione al peso va posta sin dall’infanzia perché il bambino obeso tende a restare obeso da adulto. La correzione del peso deve però essere eseguita con cautela, senza restrizioni alimentari brusche e troppo severe, che possono compromettere la crescita del bambino. Problema inverso all’obesità, ma altrettanto grave è quello della magrezza. Infatti un numero crescente di adolescenti è incitato dai moderni modelli estetici a ridurre il peso a valori così bassi da non essere più compatibili con un buon stato di salute. Infatti quando le riserve di grasso sono eccessivamente ridotte e non si introduce sufficiente energia con il cibo, il corpo per far fronte alle richieste energetiche è obbligato ad intaccare i propri muscoli e gli organi interni. Pertanto molte funzioni metaboliche vengono compromesse, e diminuiscono la resistenza alle malattie infettive, e la robustezza delle ossa. Le facoltà mentali ne soffrono, l’umore e le capacità di relazione interpersonali sono compromesse. Come per l’obesità anche per la magrezza si distinguono vari gradi: il più leggero è classificato come sottopeso, seguono la magrezza moderata e la magrezza grave. Un peso stabile che rientri nei limiti della norma contribuisce quindi a far vivere meglio e più a lungo.
Vincenzo Consiglio

Articolo già pubblicato su La Torre 1905 cartaceo – Anno CIII n° 11 – mercoledì 04 giugno 2008