Quando parliamo di sale da cucina facciamo riferimento al cloruro di sodio utilizzato per esaltare il sapore degli alimenti e come mezzo di conservazione. Lo ritroviamo, infatti, molto spesso in prodotti confezionati e inscatolati, a volte insospettabilmente.

Proprietà e benefici
Demonizzare il sale è assolutamente sbagliato. Esso, infatti, interviene in importanti processi del nostro organismo:
• Regola la pressione ed è coinvolto, assieme al potassio, nel bilancio idro-salino del corpo.
• Favorisce la formazione dei succhi gastrici.
• Interviene nella trasmissione degli impulsi nervosi.
• Allevia dolori muscolari e crampi.
• Aiuta a liberare le vie respiratorie.
• Azione antisettica e antiinfiammatoria.

Controindicazioni
Come ogni alimento, è buona regola utilizzarlo nelle giuste quantità. Un consumo eccessivo di sale può causare:
• Ipertensione arteriosa e patologie cardiovascolari.
• Ritenzione idrica
• Problemi renali.
• Osteoporosi e carie (l’eccesso di sodio stimola il rilascio di calcio dalle ossa e dai denti).



Quantità di sale raccomandata
L’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) raccomanda un consumo di sale inferiore ai 5g al giorno (corrispondenti a 2g di sodio). Tale quantità viene addirittura triplicata perché ad aumentare la soglia non concorre solo il sale aggiunto agli alimenti ma anche quello contenuto negli alimenti stessi (come detto soprattutto quelli confezionati). Consiglio, per questo, di leggere sempre con attenzione le etichette alimentari per tenere questo ingrediente sotto controllo e di fare un uso maggiore di spezie e di erbe aromatiche.

Dottoressa Elisabetta Casciello Biologa Nutrizionista
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