SALUTE E BENESSERE

L’onicomicosi, ovvero l’infezione di una o più unghie da parte di funghi, rappresenta la più comune patologia ungueale. Alcune condizioni possono aumentare la suscettibilità a questo tipo di infezione, in particolare: immunosoppressione da farmaci (es. corticosteroidi), HIV positività, diabete, distrofie ungueali (es. traumi, psoriasi), ma anche fattori ambientali (clima caldo-umido) o abitudini individuali (es. uso di scarpe strette e che non favoriscono la traspirazione, frequentazione di piscine o palestre). Nella maggior parte dei casi l’unghia appare di colorito giallo-brunastro nella sua parte più distale con accumulo di materiale biancastro sotto il margine libero. In altri casi vi è interessamento della porzione prossimale, con presenza di chiazze biancastre in corrispondenza della lunula. Altra possibilità è il coinvolgimento dell’intera unghia, che appare biancastra e friabile.
Cosa fare in questi casi?  Prima di intraprendere qualsiasi terapia è necessario rivolgersi al dermatologo, al fine di confermare la diagnosi ed evitare in tal modo trattamenti inutili e dispendiosi.
Verrà praticato un esame microscopico del materiale prelevato dall’unghia affetta, per visualizzare il fungo in causa.  Una volta posta la diagnosi di onicomicosi verrà intrapresa la terapia più idonea, che sarà sia sistemica che locale, oppure solo locale se sono presenti controindicazioni all’uso di farmaci per via orale.
È importante, inoltre, valutare l’eventuale presenza di fattori predisponenti al fine di correggerli, laddove sia possibile.

Dott.ssa Luigia Panariello
Medico-Chirurgo