IN CUCINA con Angie Cafiero
Queste zeppoline sono chiamate anche "perete di lupo", il nome poi è stato "ingentilito" in "’e suspiri de’ monache", e chissà se poi forse le monache avranno gradito. Non sono proprio delle zeppole natalizie come
quelle che è in uso preparare nella costiera sorrentina, ma vengono condite alla stessa maniera e cioè con miele, scorza di limone ed anice.
Ingredienti: 4 uova; 4 patate non molto grosse; per un kg di farina; 1 etto di burro; 1 litro di acqua calda; 1 cubetto e mezzo di lievito di birra; 1 pizzico di sale; 1 pizzico di zucchero; 1 busta di uva sultanina messa a macerare in rum tiepido
Esecuzione: Montare le uova, lessare le patate e passarle al passa patate; dopodiché “olio di gomito” e cominciate a lavorare la farina con le uova e le patate ancora tiepide con il burro. Man mano aggiungete l’acqua e la farina a quanto ne prende, probabilmente, anche più di 1 kg. Assemblati insieme tutti gli ingredienti, tirate su le maniche e cominciate a battere questa pasta. Dovrà venir fuori un impasto tipo quello dei “bignè”, mettetelo a riposare in una pentola alta e copritelo con un telo. Aspettate una mezzoretta che lieviti. Quando sarà lievitato, e farà “plof”, mettete una pentola alta sul fornello con olio per friggere e prendete questa pasta che dovrà essere appiccicosa e buttatela a pezzetti nell’olio bollente. Mettevi vicino una ciotola d’acqua in cui intingerete le mani ogni qualvolta prenderete la pasta per friggerla. Condite queste zeppole, o perete di lupo, con miele aromatizzato, con anice e limone.
Articolo già pubblicato sull’edizione cartacea in edicola il 24 novembre 2010