CONSUMATORRE

Ormai sono pochi i consumatori che non hanno una carta di credito. Giorni fa la stampa dava notizia che sono in costante aumento, ma sono in aumento anche le clonazioni, cioè i furti dei codici con prelevamenti fraudolenti. Le tecnologie sono evolute e sono messe in atto soprattutto da malfattori provenienti dall’Europa dell’Est, che applicano dispositivi speciali sulle macchine erogatrici. Nella stragrande maggioranza dei casi questi dispositivi vengono inseriti sul frontale della macchina, catturando i dati della carta magnetica nel momento in cui il cliente inserisce la tessera. Successivamente i dati vengono inseriti in una macchina elettronica, asportati e utilizzati per realizzare tessere clonate con appositi apparecchi. Un’altra tecnica per la cattura del PIN è quella di modificare la tastiera, sovrapponendone un’altra. Anche in questo caso i codici
vengono catturati e, successivamente, scaricati. Se il cliente non pensa di essere in grado di modificare tale dispositivo, è necessario che, in fase di digitazione del PIN, copra con la mano i tasti che sta pigiando. Per quanto riguarda gli acquisti tradizionali nei negozi, il primo consiglio è quello di non perdere mai di vista la propria carta quando si paga e di controllare che la stessa non venga inserita in diverse macchine. Sembra
un consiglio banale ma è molto importante non dare la possibilità a nessuno di agire sulla carta di nascosto. Così come è importante controllare sempre l’estratto conto, badando sempre alle spese di piccolo importo,
perché è proprio lì che può nascondersi la truffa. Molta attenzione, infine per gli acquisti on-line. E’ importante, in questi casi, servirsi solo di siti ad alto standard di sicurezza e, comunque, utilizzare solo carte di credito
prepagate, avendo cura di “caricarle” solo per l’importo necessario ad effettuare l’acquisto prescelto. Un ultimo consiglio: attenzione a quando cestinate gli estratti conto o le ricevute della carta di credito; è opportuno, infatti,
distruggere tale documentazione onde evitare che possa essere rinvenuta per estrarre i dati identificativi.
Pres. Antonio Cardella
Uni. Naz. Consumatori TdG

Articolo già pubblicato sull’edizione cartacea in edicola il 26 maggio 2010