In cucina con Angie
Questa ricetta è dono di Michelangelo Gargiulo, titolare dell’ Alibi & Alius a Meta. In origine si chiamavano sesamielli, in quanto venivano ricoperti da semi di sesamo. Attualmente non si fa distinzione tra Susamielli e Sapienze, e quest’ultima altri è solo una variante dei primi e deve il suo nome alle suore del monastero della Sapienza, produttrici di ottimi susamielli con l’aggiunta di mandorle intere poste sulla superficie dei singoli dolcetti. Qualcuno li chiama anche “Susamielli della sapienza”. Ecco quindi che la forma della lettera “S” soddisfa entrambe le denominazioni, anzi più di due, infatti qualcuno, data la forma e il colore lo ha associato a “quella cosa” su cui si versa vanamente il Ruhm.
Ingredienti: – Farina gr 250 – miele gr 250 – zucchero gr100 – mandorle gr 100 – cubetti di cocozza, cedro e scorzette – ”pisto” di cannella , chiodi di garofano e noce moscata – un pizzico di ammoniaca(quella per dolci, ovviamente).
Esecuzione: Mischiate le mandorle, il cedro, le scorzette ed i cubetti di cocozza (il tutto tritato in piccoli pezzi) con la farina, riscaldate il miele e, appena sciolto, unitelo alla farina, che avete disposto a fontana, insieme ad un pizzico di ammoniaca. Lavorate l’impasto fino a quando questo non diventa omogeneo, a questo punto ricavate dei “salamini” che sistemerete su una teglia unta e li piegherete dandogli la forma di una “S”, schiacciateli leggermente. Infornate a 170° per 15-20 minuti circa.
Angie Cafiero
Articolo pubblicato sull’edizione cartacea in edicola il 21 novembre 2012