LA SATIRA

Solita strada del centro, ecco che ci viene incontro il più medio fra i cittadini medi, piuttosto rabbuiato in volto.
Salve, signor Esposito, che c’è di nuovo?
"Fra poco partirà la raccolta differenziata".
Beh, non è contento?
"Pare che le modalità siano alquanto singolari".
Si spieghi meglio.
"Partiamo dal colore dei sacchetti. L’umido sarà raccolto in sacchetti marrone, quelli della carta saranno gialli.
Saranno arancione quelli della plastica, esclusi piatti posate e bicchieri, la cosiddetta indifferenziata, che a quanto ne so, andranno in non meglio specificati ‘sacchetti propri".
Ah ah, lei sì che è spiritoso, signor Esposito. Ed i sacchetti verdi a pois rosa, ci saranno anche quelli?
"Aspetti, ci sono i colori dei cassonetti, ancora. Dunque: l’umido andrà posto fuori la propria abitazione, o in appositi contenitori condominiali. La carta si metterà a bordo strada, così come la plastica. La raccolta indifferenziata andrà in cassonetti grigi. I cassonetti per il vetro saranno blu, quelli per l’alluminio rossi, mentre per la raccolta di abiti usati ci sono già i contenitori di colore giallo".
Ah ah, signor Esposito, lei è uno spasso!
"Infine la ciliegina sulla torta: i tempi di raccolta: l’umido verrà raccolto quattro volte la settimana, la carta una volta ogni sette giorni, la plastica due giorni alla settimana, il materiale dell’indifferenziata sarà raccolto tre giorni alla settimana".
Signor Esposito, lei non finisce mai di stupirmi! Che senso dell’umorismo, che fantasia! Ma da dove le pesca, certe trovate?
"Dalla stampa locale".
Starà scherzando!
"Niente affatto. E’ tutto vero, purtroppo. Ecco, guardi, un periodico locale, di cui non faccio il nome, di due settimane fa. E’ a pagina 3".
Accidenti, è vero. Ma è pazzesco!
"Sì, certo, ci vorranno due lauree per raccogliere la spazzatura correttamente. E tutta la nostra vita ruoterà intorno all’eliminazione dei rifiuti. Magari qualche vecchietta incapace di adeguarsi si suiciderà, come avvenne per l’Euro".
E lei, che farebbe?
"Io farei solo due tipi di raccolta: l’umido, da trattare in seguito, ed il secco, da separare poi in appositi impianti di vagliatura da parte di operai specializzati. E riciclerei il tutto, evitando gli inceneritori o termovalorizzatori, come si dice adesso".
Dovrebbero farla assessore, signor Esposito, se non primo ministro!
"E poi lei che scriverebbe? Ora la lascio, ho un pranzo a base di bozzetti per i tappeti della Festa dei Quattro Altari, che dovevo mangiarmi nel numero scorso, ma mi sono distratto…".
Giuseppe Della Monica
Articolo già pubblicato su La Torre 1905 cartaceo – Anno CIII n° 09 – mercoledì 7 maggio 2008