Da anni la città non ha in carica un sindaco per una consiliatura completa

Il commissariamento è ormai tradizione consolidata per Torre del Greco. Negli ultimi anni, infatti, la città non È riuscita ad avere in carica un sindaco per almeno una consiliatura completa. Basta ripercorrere le precedenti esperienze politiche che troviamo già un’alternanza di commissari: classificabili in diverse categorie, persino una commissione straordinaria indetta a seguito di pesanti accuse infondate di collusione con la camorra. Negli ultimi due anni, i "singhiozzi" nelle amministrazioni politiche si sono avuti con Valerio Ciavolino alla guida della città. Era l’ottobre del 2005 quando consiglieri, assessori e sindaco furono estirpati dalla casa comunale per una pesante accusa: presunta collusione camorristica. Successivamente – mentre l’ex sindaco Ciavolino preparava un ricorso al Tar che avrebbe sancito l’infondatezza delle accuse – giunse alla guida della città del corallo la triade composta dal prefetto Carlo Alfiero, dal dirigente Luigi Colucci e dal vice prefetto Narcisa Brassesco. Seguì quindi un periodo di standby politico interrotto dall’esito positivo del Tar nell’aprile del 2006, che cancellò le accuse e riportò al municipio sindaco e consiglieri. Una tregua – scandita da continue sostituzione in giunta – che è però durata ben poco: nel mese di giugno, infatti, l’assise sfiduciò Ciavolino che questa volta lasciò definitivamente la carica di sindaco. Come da copione, subentrò un nuovo commissario straordinario: Ennio Blasco che dopo alcuni mesi cedette il posto ad un altro commissario, che è poi stato definitivo fino alle elezioni di maggio 2007. Si trattava di Giuseppe Giordano. Stando sempre alla ricostruzione delle instabili amministrazioni politiche, a giugno 2007 sale al governo della città Ciro Borriello, eletto nel partito Italia dei Valori. Una nuova nuvola nera si è abbattuta però sul consiglio comunale: le dimissioni, poi ritirate in extremis, del sindaco Borriello avrebbero potuto sciogliere l’assise, che sarebbe probabilmente stata comunque demolita dal Tar il 27 marzo se Salvatore Antifono ritirava il ricorso.
Pr