E’ un Borriello provato quello che si vede in questi giorni, dopo la solenne sconfitta ricevuta durante il consiglio comunale del 31 agosto scorso. I “dissidenti”, l’opposizione e parte della maggioranza hanno detto un chiaro e secco “no” all’accordo siglato sotto banco del Primo Cittadini, ovvero promuovere Alfonso Ciro-Borriello-Imbronciato

Ascione a Presidente del Consiglio Corallino e farlo entrare in maggioranza.
Dopo un breve consiglio comunale dove Borriello avrebbe dovuto mostrare i muscoli, e più precisamente durante la sospensione succede l’irreparabile: ai dissidenti Annalaura Guarino, Cinzia Mirabella, Antonio Trieste e Luigi Caldarola, si è aggiunto il consigliere di maggioranza Stefano Abilitato (FI), che dopo aver fatto la danza del gambero ha deciso di non entrare in assise e, di conseguenza, non far raggiungere il numero legale facendolo terminare.
E’ stato determinante il diktat del coordinatore di Forza Italia, Gigino Cesaro detto ‘a purpetta, che ha imposto ad Abilitato di allinearsi ai “dissidenti”. A Cesaro non è gradito il nome di Alfonso Ascione sugli scranni più alti di Palazzo Baronale.
Ma le trattative continuano, i “dissidenti” sono compatti. Loro ambiscono, secondo voci di corridoio, ad un assessorato, ma sarebbero anche disposti ad occupare il ruolo di Presidente del Consiglio. Inoltre, il nome che circola in queste ore per occupare la poltrona vuota è quello della consigliera anziana Annalaura Guarino.
I malumori aumentano, anche tra la maggioranza, e le alternative per Borriello si sono ridotte all’osso.
Il Sindaco pensa anche alle dimissioni-bis. Su tale ipotesi, molti le considerano l’ennesimo bluff, invece altri scommetto che Borriello si piegherà ai dissidenti, accontentandoli. Poche sono le cose certe: sicuramente continueranno i toni duri e “minacciosi” del Primo Cittadino, e del suo entourage, a chi lo vuole boicottare. La morale della favola, però, è unica: il teatrino a Palazzo Baronale continua.
Antonio Civitillo