Scotto e Formisano, poltrone assicurate alla Camera

Torre del Greco – Dopo ore di serrate trattative, è giunta l’ufficialità sui nomi dei politici torresi che ambiranno ad un seggio al Parlamento. Alfonso Ascione, Valerio Ciavolino, Aniello Formisano e Arturo Scotto – questi ultimi due "uscenti" dall’assemblea nazionale – sono gli uomini che rappresenteranno l’oramai bistrattata città del corallo alle politiche del prossimo aprile. Diverse, tra i quattro, le percentuali di probabilità di sedere in Parlamento.
Blindate le candidature dei due uscenti: Arturo Scotto è capolista in Campania Uno per la Sinistra Arcobaleno. L’esponente di Sd, partito che candida a Palazzo Chigi Fausto Bertinotti, guiderà la lista della sinistra radicale alla Camera. Per l’ex diessino – battezzato "baby Onorevole" la scorsa legislatura per la sua giovanissima età – sarà il secondo mandato da parlamentare. Già con tutti e due i piedi alla Camera Aniello Formisano, braccio destro di Antonio Di Pietro e "guida spirituale" di Ciro Borriello, sindaco di Torre del Greco. Formisano lascerà Palazzo Madama per guidare la pattuglia dei "dipietristi" a Montecitorio. Forte dell’alleanza con il Partito Democratico, per l’esponente di Italia dei Valori si profila l’ennesima legislatura di alto profilo nel quadro del centro sinistra nazionale.
È l’Udc di Pierferdinando Casini a presentare ben due candidati torresi tra le proprie liste.
La sorpresa è Alfonso Ascione, che in extremis lascia il Pd per aderire all’Unione di Centro, che correrà da sola in queste politiche. L’ex candidato a sindaco del centro sinistra torrese figura al sesto posto tra i candidati alla Camera. Una candidatura a ridosso dei big del partito e che non esclude nessun colpo di scena in caso di grosso exploit dell’Udc. In corsa per il Senato Valerio Ciavolino: all’ex sindaco di Torre del Greco è stata riservata una sesta posizione che difficilmente gli potrebbe aprire spiragli per insediarsi a Palazzo Madama. Affinché le porte del Senato si aprano, l’Udc dovrebbe "girare" tra il 10 e il 12 per cento.
Nessun nome di casa nostra tra le liste del "Popolo delle Libertà": tra "trombati" e scontenti, c’è da registrare il "no grazie" di Gennaro Cirillo – leader azzurro a Torre del Greco – che ha rifiutato la ventesima posizione al Senato. Una candidatura di bandiera che il "Barone" ha declinato, e che ora potrebbe aprire una nuova stagione di veleni nel coordinamento di via Nazionale.
Nino Aromino