E’ diatriba per le sorti della presidenza per la Commissione Pari Opportunità a Palazzo Baronale. La questione è stata affrontata già nello scorso consiglio comunale. Sul punto la consigliera di opposizione del Pd, Clelia Gorga (nella foto), ha sferzato toni duri di fronte all’ipotesi di affidare l’incarico ad un assessore.
Clelia-Gorga

“La presidenza – ha dichiarato Gorga – non può essere data ad un assessore. Significherebbe aprire la strada ad un conflitto di interesse”. Inevitabile, in consiglio comunale, il riferimento alla giunta Malinconico, quando era proprio l’assessore Claudia Sacco a ricoprire il ruolo della Commissione Pari Opportunità. “In quella consiliatura – risponde Gorga – non ero consigliere, altrimenti avrei ugualmente lottato contro quella situazione. In quell’assise, oltretutto, non vi era un consigliere donna. Nelle grandi città – incalza la renziana – vi sono commissioni pari opportunità dove i presidenti sono le consigliere.
Puntuale, sul delicato argomento, anche il punto di vista dell’assessore Romina Stilo: “Ritengo giusto che la Commissione Pari Opportunità non sia costituita esclusivamente da donne. Perché – spiega Stilo – le Pari Opportunità, purtroppo e sempre più spesso, non sono negate solo alle donne, ma anche ai rifugiati, ai rom, agli extracomunitari, ai disabili, agli omosessuali, e ad una serie di altre categorie sociali non esclusivamente e necessariamente femminili. Limitare le tematiche della Commissione Pari Opportunità a una semplice rappresentazione della discriminazione femminile è – precisa – poco intelligente e poco rispondente alle problematiche di una società complessa come la nostra. Penso perciò sia ragionevole, anzi necessario, che nella Commissione siano rappresentate ed abbiano voce, discriminazioni di qualsiasi genere, incluse quelle delle donne, a qualsiasi Sud del Mondo esse appartengano”.