Non si aprono le porte del carcere, in direzione uscita, per Armando Guardino, il padre del minorenne accusato della morte del diciannovenne Pietro Spineto, morte avvenuta la scorsa estate a seguito di un Manette-Mani

gioco rivelatosi pericoloso al punto da costare la vita del giovane corallino.
A trattenere Gaudino dietro le sbarre è stato il Tribunale del Riesame: è stata ritenuta ancora sussistente l’esigenza della misura cautelare in carcere. Il 44enne resta quindi ancora dietro le sbarre della casa circondariale di Poggioreale.
Il caso, dopo aver fatto discutere tutta l’estate ed esser finito anche sulle pagine di cronaca nazionale, non è stato dimenticato dai cittadini: in onore di Pietro è stata organizzata una messa in suffragio affinchè non vi siano più vittime di tali episodi.