Torre del Greco – Domenica 28 gennaio, alle 17, scatterà l’ora del #Riscatto culturale per la città di Torre del Greco. In vico II Abolitomonte, 43, sede dello spazio 5 Stelle di Torre del Greco, i cittadini potranno incontrare Francesca Leon, componente della giunta di Chiara Appendino in qualità di assessore alla Cultura nel Comune di Torino. “Riscatto culturale” è il secondo appuntamento di un ciclo di incontri con esperti nel cambiamento con cui ridisegnare, insieme, il volto della città di Torre del Greco. Ad aprire il primo meeting era stato Lorenzo Sbizzera, assessore del Comune 5 Stelle di Pomezia.

“Torino è una città straordinaria – afferma il parlamentare M5S, Luigi Gallo – che, nonostante le difficoltà legate al bilancio del Comune, è riuscita a stabilizzare le risorse per la cultura. Proprio in queste settimane è partita la macchina organizzativa per il 31esimo Salone Internazionale del Libro, una rassegna che viene emulata in molte parti d’Italia. E non è tutto: nel 2018, la città è teatro di 230 eventi culturali, tra attività espositive, festival di teatro, danza, musica, dal jazz alla musica classica, con Mito SettembreMusica a Torinodanza e Estate Reale.

Ma il lavoro della giunta è rivolto anche alla partecipazione dei cittadini alla vita culturale della città, sperimentando nuovi strumenti di partecipazione. Con il progetto AXTO Torino ha ottenuto i fondi per le periferie che ci permettono di lavorare sull’intero territorio cittadino con azioni concrete di riqualificazione, sperimentando progetti culturali trasversali tra cultura, sociale e innovazione. Torre del Greco sta costruendo un programma elettorale molto concreto per la città, rilanciando l’economia e l’occupazione con cultura e turismo. In una città che rientra a pieno titolo nel nostro Distretto della Grande Bellezza nella buffer zone di Pompei, con 18 ville vesuviane e Villa Sora, su cui sta per partire un progetto di recupero, e in una città con una tradizione di artisti in ogni campo, si può trasformare la cultura in una identità della città. Il progetto di tutela del nostro patrimonio culturale e archeologico diventa anche un rilancio del trasporto pubblico locale e di implementazione del turismo diffuso, non incentrato soltanto sui grandi attrattori. Portare un’esperienza come quella di Torino all’attenzione dei cittadini significa esportare buone pratiche, per trasformare i problemi in risorse e opportunità per i cittadini”.