Roma – Il contratto di governo prevede che, sotto il profilo del regionalismo, l’impegno è l’attribuzione, per tutte le Regioni che motivatamente lo richiedano, di maggiore autonomia in attuazione dell’art. 116, terzo comma, della Costituzione, portando a conclusione le trattative tra Governo e Regioni attualmente aperte”.

A dirlo è la Deputata del Movimento 5 stelle Teresa Manzo – “il riconoscimento delle ulteriori competenze dovrà essere accompagnato dal trasferimento delle risorse necessarie per un autonomo esercizio delle stesse. Alla maggiore autonomia dovrà accompagnarsi una maggiore responsabilità sul territorio, in termini di equo soddisfacimento dei servizi a garanzia dei propri cittadini e in termini di efficienza ed efficacia dell’azione svolta. Questo percorso di rinnovamento dell’assetto istituzionale dovrà dare più forza al regionalismo tenendo conto delle peculiarità e delle specificità delle diverse realtà territoriali sia della solidarietà nazionale, dando spazio alle energie positive ed alle spinte propulsive espresse dalle collettività locali. Il tutto però, e lo sottolineo, nel rispetto della Costituzione. A tal proposito reputo essenziale la definizione dei Lep. Il Sud in alcun modo verrà penalizzato e da questo punto di vista continua il nostro grande lavoro”.

“E’ paradossale vedere che quelle stesse opposizioni che da forza di Governo facevano i salti mortali per far passare e aprire la strada alle autonomie oggi si stracciano le vesti – continua la Senatrice Sabrina Ricciardi – Basta guardare l’Accordo preliminare Governo-Veneto che è seguito alla risoluzione del Consiglio Regionale 97/2017 del 7 novembre 2017. Mi soffermerei sulla data: 28 FEBRAIO 2018! L’accordo fu firmato dal sottosegretario del PD Gianclaudio Bressa del governo Gentiloni (Nazareno FI-PD con la lega che era all’opposizione).  Dunque, nell’accordo preliminare voluto dal Partito Democratico e da Forza Italia (erano loro la forza di Governo, mica noi!) era già indicata la correlazione tra fabbisogni standard e gettito fiscale regionale.  Quel che mi chiedo è: come mai un Governo che avrebbe dovuto occuparsi solo di ordinaria amministrazione abbia approvato una cosa di tale rilevanza a soli 4 giorni dalle elezioni? Nel silenzio generale poi. E’ chiaro che il loro è solo un pretesto dato che storicamente hanno spianato la strada alla tematica in oggetto.



Il provvedimento ovviamente non dovrà comportare alcuna sorta di depauperamento delle regioni del Sud, già vessato da decenni di politiche nazionali miopi nei confronti del Mezzogiorno. Siamo ben consapevoli del fatto che i nostri Ministri stiano operando in tal senso. Anzi, ne approfitto per ricordare che proprio il nostro Deputato Alessandro Amitrano sabato pomeriggio affronterà il tema delle autonomie in un incontro coi cittadini a Napoli”.