Nei giorni scorsi, i due, si sono incontrati, e “Sandro o’Mericano” sembra essersi ricreduto sul conto di Mele.
Di seguito, il post completo di Alessandro Scala che racconta l’incontro con il suo “nemico” Luigi Mele.
“Allora…
Torre del Greco non è certo New York, quindi prima o poi sarebbe dovuto capitare di trovarsi faccia a faccia.
È capitato ieri.
13.45 presso il Baraonda. (ndr 31 maggio)
Il Summit tra Me e il mio “nemico” Luigi Mele è durato ben due ore.
In realtà devo confessare che il Ragazzo non è poi così male.
Lui ha riconosciuto i suoi errori e preso atto delle mie motivazioni con molta attenzione ed io mi sono scusato per essere andato qualche volta sopra le righe. Scuse che lui signorilmente, ha accettato.
Abbiamo discusso e ci siamo confrontati su molte cose. Non scendo nei dettagli perchè questo post non ha alcun intento di passare per uno spot elettorale.
Ma è solo la testimonianza che ogni tanto, un drink e un faccia a faccia, sono meglio di uno schermo e una tastiera.
Voglio ribadire solo che in questa campagna elettorale, una delle peggiori della storia, fatta di accuse e veleni, un gesto di distensione tra due persone che si sono lanciate merda con la catapulta negli ultimi anni, mi sembrava quantomeno un atto di responsabilità e perchè no, spero, un esempio.
Si può rimanere su poli opposti senza necessariamente doverlo fare con le bombe a mano dalla trincea.
Devo dire inoltre che non ho risparmiato ne accuse e neppure ho trattenuto i colpi, mi conoscete, non è nel mio stile, ma sono cmq rimasto sorpreso dalle spiegazioni molto chiare, che non mi sono parse come banali giustificazioni e che mi hanno levato anche più di qualche dubbio.
Posso dire che ora siamo un poco meno nemici e mi sento persino in vena di fargli un in bocca al lupo per il 10 giugno.
Ovviamente, sia chiaro a tutti, anche ai “maligni cronici”, che ho fatto presente che ho già preso un impegno solenne per il voto e nulla e nessuno mi farà cambiare idea. Anche se non mi e stato fatto nessun cenno, ho preferito cmq essere chiaro.
Sappiate bene, come ho specificato anche a lui, che la guardia resterà alta, la differenza è che ora abbiamo la linea rossa diretta…
Gigì, non so se ti sia convenuta sta cosa.. secondo me stavi meglio quando stavi peggio .
Infine, non vorrei sembrare arrogante, ma questo incontro supera di una pista quello tra Trump e Kim.
Chiedo scusa a mio Presidente Donald, ma il tempismo è tutto.
Ps. Mi aspetto già “o’patapàt i l’acqua” mo…
E niente.”
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