Il capogruppo di Idv preme per la ripartizione delle competenze e minaccia la crisi: Così si sperpera solo denaro pubblico""

Il giorno dopo è quello delle polemiche. Ciro Borriello, al suo esordio in consiglio comunale nelle vesti di primo cittadino, ha dovuto fare i conti con l’assenza in aula di Giovanni Palomba e Giuseppe Speranza, entrambi consiglieri di Italia dei Valori – partito cui appartiene il sindaco – . Una decisione, quella di lasciare subito gli scranni dell’angusto emiciclo posto al primo piano di Palazzo Baronale, cui Giovanni Palomba, capogruppo dei “dipietristi”, fornisce una duplice motivazione: “La nostra assenza – sottolinea Palomba – è imputabile a motivi di lavoro. Il consiglio doveva cominciare alle 10, ma la seduta ha avuto inizio solo alle 11.30. Il sindaco Borriello, sin dall’inizio, ha imposto il rispetto degli orari, qualunque sia il tipo di appuntamento, compresa la seduta del consiglio comunale. Sia io che Speranza – prosegue l’ex forzista – abbiamo delle attività imprenditoriali e commerciali da portare avanti, e non possiamo esimerci dai nostri impegni lavorativi a causa del palese ritardo nell’inizio del primo consiglio comunale”.
Una spiegazione diplomatica, che fa però da preambolo ad un duro sfogo e ad un preciso affondo nei confronti del primo cittadino. La polemica è dunque tutta di natura politica: “Siamo a pieno titolo in Idv e credo che sia prematuro parlare di spaccature. Certo, se si continua di questo passo le crisi di sicuro non mancheranno. Non possiamo tollerare – attacca il noto mobiliere – che i fuoriusciti da Idv vengano premiati con la nomina di un assessore di loro appartenenza”.
Chiaro il riferimento di Palomba all’operazione effettuata da Felice Gaglione: l’ex socialista, eletto in consiglio nelle liste di Idv, ha abbandonato il partito del sindaco per confluire nel gruppo misto di maggioranza, dove ad aspettarlo c’era Vincenzo Figliolino, eletto invece nelle file di Forza Italia. Entrambi hanno imposto a Borriello la nomina di un assessore di fiducia, quel Salvatore Esposito già assessore nella passata amministrazione Ciavolino. Un’escamotage, quella seguita dai due ex del Nuovo Psi, che non è andata giù al capogruppo di Idv.
“Sia ben chiaro – sottolinea Palomba – Elpidio Capasso non può non essere un nome di nostro gradimento. È il segretario provinciale del nostro partito ed è legittimato a ricoprire un incarico in Giunta. La nostra preferenza sull’assessore rimane però Anita Sala – segretario cittadino di Idv – ma attendiamo che il sindaco distribuisca le deleghe. Non capisco – attacca l’ex consigliere di Fi – cosa significa avere dieci assessori senza attribuzioni: si tratta solo di uno sperpero di denaro pubblico, dato che allo stato attuale gli amministratori non possono esercitare le loro competenze, vista la mancata ripartizione degli incarichi. Per questo, il sindaco Borriello avrà il nostro consenso sull’assessore – che per noi resta Anita Sala – solo quando assegnerà le deleghe. Non c’è assolutamente piaciuta l’accelerazione del primo cittadino in merito alla composizione della sua amministrazione senza aver preventivamente provveduto a ripartire le competenze. E, di fronte alla “fretta” di Borriello – conclude Giovanni Palomba – il senatore Formisano nulla ha potuto se non tappare il buco che si era creato indicando Elpidio Capasso come esponente di Idv in Giunta”.
Nino Aromino