Torre del Greco – Boscotrecase – Emergenza Coronavirus: interrogazione sugli ospedali di Boscotrecase e Torre del Greco
Il senatore Antonio Iannone FdI chiede chiarimenti al ministro della Salute Speranza

Carenza di attrezzature e presidi medicali all’ospedale di Boscotrecase e sottoutilizzo del nosocomio di Torre del Greco: dopo le proteste dei giorni scorsi arriva un’interrogazione parlamentare. A presentarla è stato il senatore di Fratelli d’Italia Antonio Iannone che, precedentemente sollecitato dai dirigenti locali del partito (nello specifico Salvatore Napodano, Giacomo Pane, Gennaro Miranda, Salvatore Quirino, Luca Alini, Fabio Boccia, Giuseppe De Simone, Vincenzo Garofalo e Nello Savoia), ha chiesto chiarimenti al ministro della Salute Roberto Speranza.
Nella sua interrogazione a risposta scritta il senatore FdI ricorda come “l’ospedale di Boscotrecase, che serve una vasta area del Vesuviano, è stato trasformato in unità Covid-19 in cui gli operatori sanitari sono stati lasciati con pochissimi dispositivi di protezione individuali” e come “la Regione Campania e la direzione sanitaria hanno operato questa scelta senza prendere in considerazione la possibilità di ripristinare e destinare ad unità Covid-19 il vicino ospedale Maresca di Torre del Greco”.
Nella sua interrogazione Iannone ricorda anche che “l’ospedale boschese era dotato di un reparto di terapia intensiva d’eccellenza e di un pronto soccorso che serviva ben sei comuni dell’area vesuviana” e come lo stesso nosocomio “dispone di un’intera ala totalmente inutilizzata” e che “vi è un reparto di emodinamica completato finanche nei macchinari elettromedicali ma mai reso funzionante”.
Sulla scorta di tutto questo, il senatore di Fratelli d’Italia chiede al ministro Speranza di sapere se “è a conoscenza di questi fatti che hanno creato molto disorientamento nella popolazione e negli operatori sanitari” e se “il Governo intende verificare, attivando i suoi poteri di controllo, se le decisioni intraprese dalla Regione Campania siano effettivamente le migliori e più razionali possibile per fronteggiare l’emergenza Coronavirus e garantire il diritto alla salute”.