Napoli – “Era noto a tutti che non ero interessato a candidarmi a questa competizione elettorale, sia per il rispetto del mandato verso gli elettori sia perché convinto dell’importanza di una funzione di rappresentanza legata al proprio territorio, tanto che non ho chiesto al mio partito la deroga per candidarmi. Eppure, nel leggere le liste presentate nei collegi di Napoli e della sua area metropolitana, non è possibile non esprimere un certo sconcerto per gli effetti prodotti da questa pessima legge elettorale”. Lo ha dichiarato il consigliere regionale del Partito democratico Gianluca Daniele, commentando le candidature e le liste depositate ieri.

“Tranne alcune autorevoli eccezioni, la logica dei partiti è stata esclusivamente di premiare il grado di fedeltà al capo – ha affermato – facendo prevalere l’accentramento e il personalismo delle scelte. In questo quadro, anche il Partito democratico  a livello locale, tranne poche eccezioni, che meritano fortemente di rappresentarci per consenso o storia personale, ha fatto scelte discutibili, penalizzando uscenti competenti e autorevoli e, soprattutto a Napoli, ha completamente disatteso le indicazioni provenienti dai circoli territoriali”.

“È assurdo che chi ti deve sostenere, spesso anche con sacrifici personali, non venga nemmeno consultato, e che prevalgano logiche settarie e irragionevoli. Così si rischia di fare un grande favore alle forze populiste, intolleranti e massimaliste che, purtroppo, anche nella nostra regione rischiano di prevalere. Io, come al solito, lealmente sosterrò – ha concluso Daniele – la coalizione di centrosinistra, ma è chiaro che, dopo il 4 marzo, ci sarà tempo e modo per affrontare la questione e per aprire nel Pd una seria discussione”.