Di condoni, norme “blocca ruspe”, vecchio e nuovo cemento illegale si parlerà oggi alle 10,30 nella sala teatro Sant’Anna a piazza Madonna del Principio all’incontro organizzato da Forza Italia: “Abbattimenti quale futuro? Una manifestazione pubblica per difendere il diritto costituzionale alla casa”. Un dibattito tra gli attori in campo per difendere il diritto della casa , con la partecipazione, tra gli altri, del coordinatore regionale di Forza Italia, Domenico De Siano, di Antonio Pentangelo, presidente della Provincia di Napoli, Carlo Sarro, vice presidente Commissione giustizia della Camera dei Deputati, Francesco Iannuzzi, presidente Anci Campania, i coordinatori locali di Forza Italia, Giovanni Palomba e Michele Polese, e Ciro Falanga senatore forzista, nonché primo firmatario del disegno di legge sulle demolizioni.

Il 2013 è stato un anno ricco di demolizioni, ma è stato anche un anno denso di tentativi per approvare in Parlamento – quello che le opposizioni hanno definito – un nuovo condono mascherato. Tra emendamenti e disegni di legge, secondo i dati di Legambiente, ne sono stati fatti cinque. Ma l’ultimo, il cosiddetto DDL Falanga è passato un mese fa al Senato con 189 sì, 61 no e 7 astenuti.
Proprio Ciro Falanga prova a spiegare la bontà del suo provvedimento e la cattiva fede di chi pensa sia “un condono mascherato”. “Poiché le risorse non sono sufficienti per abbattere in tempi stretti tutti gli immobili abusivi si rende necessario stabilire un ordine di priorità. Non si tratta di un condono mascherato” questo il commento del senatore di Forza Italia Ciro Falanga. “Il condono regolarizza l’immobile sotto il profilo delle concessioni amministrative, in questo caso, invece, è una questione di giustizia. Ci siamo trovati in situazioni in cui si è abbattuta la casa del pensionato che aveva realizzato 80 metri quadri e si è lasciato in piedi l’albergo sulla spiaggia oggetto di speculazione edilizia. Credo sia giusto eliminare prima il danno più rilevante per l’ambiente, per la comunità e per il mancato rispetto delle leggi”. Il ddl, che ha ottenuto il via libera del Senato ed è ora in attesa di passare alla Camera, vuole porre rimedio al consistente problema dell’abusivismo in Campania. Sono, infatti, 270 mila gli edifici abusivi destinati alla demolizione nelle sole province di Napoli, Caserta, Benevento e Avellino, ma i fondi stanziati premettono di abbatterne solo mille l’anno. A tal proposito Falanga aggiunge: “A quanti hanno avuto reazioni di sdegno dico che dovrebbero spingere perché lo Stato stanzi fondi più cospicui per consentire l’abbattimento in tempi più veloci. Bisogna affrontare i problemi con attenzione: la Campania ha avuto un aumento della crescita demografica a fronte di una carenza abitativa importante. Qui, infatti, ci sono una serie di vincoli che impediscono alle amministrazioni di rilasciare concessioni edilizie. Una coppia che vuole contrarre matrimonio e mettere su famiglia, in Campania non può fare una normale istanza di concessione edilizia. E noi che facciamo? Sradichiamo un tessuto sociale spingendolo a spostarsi in altre regioni? Qui non ci sono piani regolatori da parte di nessun comune”.