Torre del Greco – “La prossima amministrazione nasce già delegittimata da gran parte della popolazione”
Le dichiarazioni di Luigi Mele, uscito sconfitto dal ballottaggio delle elezioni amministrative di Torre del Greco, trasudano innanzitutto amarezza. E anche fastidio per quello che è avvenuto durante le ore del voto.

“Quello raggiunto dal nostro gruppo è stato un grande risultato. Credo che duemila voti di differenza – si partiva dal risultato del primo turno dove i voti di distacco tra i due competitor del ballottaggio erano circa ottomila – sono quasi niente rapportato al gran numero di portatori di preferenze presenti nella coalizione avversaria – sottolinea Mele –. E ancora, come gruppo – che ringrazio per essere rimasto al mio fianco a combattere per questo ballottaggio – siamo riusciti ad aumentare il numero dei voti – circa mille in più – rispetto al primo turno, cosa non facile quando c’è un crollo del numero dei votanti come quello dell’altro ieri. Infatti, il mio avversario ha lasciato per strada circa cinquemila voti, rispetto alla tornata elettorale del 10 giugno. Per questo voglio ringraziare tutti coloro che ci hanno votato, nonché tutte le persone che mi sono state accanto durante questa lunga campagna elettorale. Per loro e con loro farò una opposizione in consiglio comunale che sarà il trampolino di lancio per future battaglie politiche”.

L’amarezza è, innanzitutto, rivolta a chi non è andato a votare. Un’analisi più politica non può non trascurare il fenomeno dell’astensionismo (meno del 25% coloro che hanno esercitato il voto). “Capisco solo fino ad un certo punto chi non è andato a votare – spiega il candidato del centrodestra -, magari perché non si riconosceva in nessuno dei due progetti politici, ma, voglio dire loro che, il non votare in Italia non ha portato mai a rivoluzioni. Quindi, chi ha preferito non esercitare il proprio diritto al voto non potrà domani lamentarsi dell’attuale governo cittadino. In un certo qual modo si può dire che sono stati complici ed alleati di chi ha vinto. Certamente, da parte mia, sarà fatta tutta un’analisi del perché non siamo riusciti a coinvolgere un maggior numero di cittadini, ma dall’altra parte – coloro che hanno vinto – vivranno con l’enorme peso di dover dar vita alla massima istituzione locale che nasce già delegittimata da gran parte della popolazione”.
Delegittimazione che non viene solo dalla popolazione, ma anche da episodi non chiari d’inquinamento al voto.
“Anche domenica scorsa, durante le fasi del voto, mi sono stati riferiti episodi sinistri che hanno fatto il paio con quelli del primo turno – ampiamente documentati da filmati messi in rete -. Invito la Magistratura, che già sta indagando sui fatti del 10 giugno, di fare chiarezza anche su quello successo fuori ai seggi durante il ballottaggio”.
Le ultime parole, infine, vanno alla coalizione uscita vincitrice dalle urne.
“Faccio gli auguri alla vecchia Amministrazione… Ops, nuova Amministrazione comunale, scusate il lapsus freudiano – conclude sarcastico Luigi Mele – dovuto al fatto che sono per la maggior parte appartenenti all’amministrazione uscente, con l’aggiunta di qualche consigliere del primo governo Borriello, più qualche figlio d’arte della politica locale degli anni ‘90”.
Torre del Greco, martedì 26 giugno 2018